MADDALONI E NAPOLI. La polizia salva due neonati, la gioia del segretario Raimondi






Articolo pubblicato il: 06/12/2016 16:04:52

Ecco quanto apprendiamo dalla nota inviata dal Coisp: "Nel  corso delle prime ore della notte scorsa, un bimbo nato da pochi minuti è  stato salvato da morte certa grazie al tempestivo intervento di poliziotti dell'ufficio Volanti della Questura di Napoli e da militari dell'Esercito Italiano, che poi  arrestavano la madre infanticida - si legge nella nota -. Giuseppe Raimondi, Segretario Generale Regionale del Sindacato Indipendente di Polizia Coisp, ha così commentato : "Dopo poche ore dalla splendida operazione che ha visto i poliziotti del Commissariato di Maddaloni, salvare la vita ad un neonato, anche a Napoli 'Angeli in divisa' mettono in salvo un bimbo partorito da pochi minuti - si legge nella nota -. In entrambe i casi, autori di gesti tanto efferati erano le mamme. Mi congratulo vivamente con i colleghi e con i militari dell'Esercito Italiano per quanto fatto stanotte. Ripeto, l'unico termine per definire i poliziotti e tutti gli uomini e le donne in divisa, è : Angeli" - si legge nella nota -. Sono queste le prime parole del leader regionale del Coisp che prosegue:"Il poliziotto così come chiunque indossi una divisa deve essere visto dal cittadino  come un angelo custode, colui al quale  è  demandata la propria sicurezza. Il concetto di polizia di prossimità  mai come in questo caso trova pratica applicazione - si legge nella nota -. La vita umana è il bene primario e come tale va preservato con ogni sforzo; che appartenga ad un neonato, un immigrato, un italiano o un delinquente noi ci impegneremo sino a porre a repentaglio la nostra stessa incolumità.  Chiediamo solo alle Istituzioni di riconoscerci la dignità che  meritiamo! Un grazie ai poliziotti nonché miei colleghi per aver portato, per l'ennesima volta, lustro alla divisa che indossiamo - si legge nella nota -. Il Questore di Napoli, dr. Guido Marino, così come il dr. Antonio Borrelli, Questore di Caserta, sapranno ricompensare come meritano i colleghi che si sono distinti in gesti tanto umani quanto professionali".