SAN GIORGIO A CREMANO. L'aula consiliare sarà intitolata al più grande statista italiano. Sindaco Zinno: "Un esempio di democrazia"






Articolo pubblicato il: 20/03/2018 16:43:29

Questo il post pubblicato sulla bacheca fb ufficiale del Sindaco di San Giorgio a Cremano Giorgio Zinno

"Presto l'intitolazione dell'aula consiliare al presidente martire.

In occasione del quarantesimo anniversario del rapimento dello statista il presidente del consiglio comunale Giuseppe Giordano , dopo aver consultato i consiglieri comunali, mi ha presentato la proposta di intitolare l'aula dell'assise comunale al presidente e uno dei padri costituenti.

Per la prima volta l’aula consiliare avrà un nome. E la scelta di dedicarla al presidente Moro, in questo particolare momento storico, assume un gesto simbolico di alto valore morale e sociale riconoscendo in lui la figura universale di martire.

L'iter per l'intitolazione è già stato avviato e intendiamo realizzare un evento che coinvolga non solo amministratori e consiglieri comunali ma la città, a partire dagli studenti che avranno l'opportunità di conoscere meglio la storia di Aldo Moro e la tragedia che il suo rapimento e la sua morte hanno significato per l'Italia intera. Non mancheranno personalità politiche ma per ora il programma della giornata è ancora top secret.

Aldo Moro è non solo esempio di democrazia, ma il simbolo dell'unificazione di diverse anime della politica. Il suo nome ha messo d'accordo tutti perchè grazie a lui si percepisce ancora, a distanza di 40 anni, l'esigenza di ripartire da quei valori per la costruzione di una società più inclusiva, basata sulla corresponsabilità dei cittadini e delle forze politiche. Fu proprio Moro che volle inserire nella prima parte della Costituzione gli articoli inerenti ai riconoscimenti dei diritti alle persone, per renderle libere nel pensiero, nel culto, nello studio. Diritti che oggi più che mai dobbiamo impegnarci a garantire per una comunità sempre più democratica e vicina alle esigenze di tutti".

Grazie al presidente Giordano che ha avanzato questa proposta pensando alla visione che Moro aveva della società. Una società che doveva comprendere inclusione pluralismo sociale e compimento della democrazia. Noi cerchiamo di affermare sempre questi principi, sia nell'attività amministrativa che nell'ambito sociale.