Scateni. Oggi in edicola, prime pagine di quotidiani/ Un caso su due/ Che dire dell’imprendibile Igor?/...


Articolo pubblicato il: 23/04/2017 11:37:54

Oggi in edicola, prime pagine di quotidiani: Il Manifesto “La brutta époque” / “Francia voto blindato” (Corriere) / “Un voto da paura” (Gazzetta del Mezzogiorno). “Francia ai seggi con l’incubo Isis” (Il Messaggero). Il Mattino di Napoli: “La Francia e e l’Europa al bivio”. Brinda il Califfo. Non ha capito che gli attentati procurano consensi alle destre europee e repressione, incluso il rientro dei cosiddetti radicalizzati.
Un caso su due è la media di cui l’intelligence mondiale dovrebbe scusarsi con le vittime di attentati. Almeno al 50% i potenziali terroristi dell’Isis sono noti ai servizi segreti, a volte già finiti in manette, ma per periodi brevi di detenzione e tornati liberi di fare stragi. Che dire dell’imprendibile Igor?  Autore di crimini, definito pericoloso anche dal Paese d’origine, libero in Italia di uccidere,  braccato inutilmente da mille “cacciatori”.   
Cinismo. Dall’alto dei privilegi di deputato, in costante frequentazione di salotti buoni della tv, il vice presidente (!) della Camera Di Maio, eletto con un ventina di voti, osa definire taxi i mezzi navali che salvano la vita di  migranti nel Mediterraneo. Il sospetto è che ritenga il mare bene esclusivo per ospitare fichetti come lui su yacht di lusso con tappe a Capri, Portofino e, perché no, a Lampedusa, sbarchi di migranti permettendo.  
Premio per la pace dell’Unesco, Giusi Nicolini, sindaca di Lampedusa, potenziale candidata al Nobel,  prende le distanze dai Dem (“Il Pd non è con me”). Succede che il partito locale punti su un altro soggetto per la successione alla guida dell’isola. La faccenda non sembra sotto controllo renziano. Gennaro Migliore, suo fedelissimo definisce inconcepibile l’alternativa alla Nicolini. Nel Pd, riedizione dei Vespri Siciliani?
Casta, in chiave Tv, è sinonimo di clan degli intoccabili. Chi entra nel cerchio magico dei vertici (TG, Programmi e affini) ci resta a vita, anche per non far niente, ma con identiche remunerazioni. Casta è anche il club della gente di spettacolo (Baudo, Conti, Fazio, Clerici) che il dg Dall’Orto (l’uomo del dissesto La 7) dichiara imprescindibili per le sorti della Rai. Dunque niente tetto ai loro ingaggi e moralizzazione nella spazzatura.
Da vent’anni (!) nel braccio della morte (orrenda attesa che precede l’omicidio per legge di detenuti), Ledell Lee è stato ucciso in Arkansas con una dose letale del farmaco, perché  a un niente dalla scadenza. L’esecuzione è avvenuta con una disumana accelerazione e il sì di Trump,  ufficializzato dalla Corte Suprema Usa. Purtroppo l’indignazione del mondo non riesce ancora a cancellare l’orrore della pena di morte. 
C’è un asse Salvini/“comico” genovese, per ora virtuale, credibilmente  sospetto e crea a sorpresa (ma solo per gli osservatori distratti) la contiguità strategica, cioè elettorale, Lega/5Stelle. Il movimento, che a tratti i dem corteggiano in carenza di rigore etico, sembra velocizzare la loro involuzione in tema di migrazione. Sembra che l’effetto attentati sul futuro dell’Europa induca il movimento a inseguire la fascista Le Pen.
Il ragazzo, unico italiano nei cosiddetti “azzurrissimi” di Sarri, merita il riconoscimento riservato ai giocatori di talento e piace che sia napoletano. “Lorenzino” Insigne (meglio, il suo agente) ha strappato all’oculato presidente del Napoli un rinnovo di contratto da quattro milioni e mezzo per ognuno dei prossimi cinque anni.  Ci scusino i suoi fan, ma 22 milioni e mezzo per tirare calci, anche se calci doc , non è una cifra fuori misura? 
Luciano Scateni