Scateni. Regalo post pasquale del Napoli al Sassuolo. 2 a 2


Articolo pubblicato il: 23/04/2017 16:15:15

“Troppo facile, così non vale”. Versi di Roberto Vecchioni nella sua “Luci a San Siro”. Pari, pari commentano l’immeritato pari del Sassuolo, dominato dal Napoli per novanta minuti più tre di recupero. Troppo facile perché nel bilancio finale entrano quattro ingerenze della iella in danno degli azzurri, più l’aggravante della palese empatia di Damato, fischietto dell’incontro, con i neroverdi  emiliani. Nella ripresa, per l’entusiasmo dei tanti  napoletani accorsi al Mapei Stadium, il Napoli  conclude una fantastica triangolazione Hamsik, Callejon, Mertens, con una testata la testata da centravanti vero. Uno  a zero. Il capitano, proprio lui, leader di lungo corso del Napoli, va in tilt. Non vede Berardi, in agguato, passa debolmente a Reina. Uno scherzo da ragazzi beffare il portiere  spagnolo. 1 a 1 e scherzo del destino avverso. Al minuto venti  la traversa, all’incrocio dei pali, dice no alla punizione perfetta di Mertens. Consigli ipnotizzato, graziato dal dio della sfortuna. Insiste la iella. Anzi imperversa. Al trentesimo è tutto chiaro. Sarri ha dimenticato nella sede del Napoli il  corno rosso portafortuna e i santi protettori degli azzurri non devono essere ritornati dal week end celeste. Insigne, altro che mago Silvan, inventa  un numero da giocoliere circense. Il tiro di con orbita magistrale incontra il legno del palo, alla sinistra di un impietrito Consigli e torna in campo. Chi lo diceva, il saggio Boskov? “Gol, se pallone entra”. Entra alle spalle di Reina il tiro di Mazzitelli del due a uno per il Sassuolo. Vantaggio con una qualche legittimità? Banale distrazione difensiva del Napoli, due a uno per il Sassuolo. Finalmente ingresso vietato alla iella in casa degli azzurri? Non è così. Milik, ancora considerato da Sarri uomo della provvidenza, entra e segna con un guizzo da rapace (evviva,finalmente!): 2 a 2 e il Napoli prova a concludere una partita stregata a proprio vantaggio con un frenetico assedio alla porta del Sassuolo, ma gli emiliani, in affanno, reggono l’urto. Agli azzurri non bastano grinta e forza fisica per contrastare il malocchio. Con Mertens a un passo dal tre a due, Cannavaro, suo ammirevole antagonista, intercetta con il braccio un pallone vagante, nel bel mezzo di un vero groviglio attaccanti-difensori. Nega Damato, arbitro tutt’altro che equidistante. Nega il rigore e il successo al Napoli. In opposizione a tanta fatica, tanta sfrotuna e tra sette giorni, sarà decisivo espugnare la roccaforte Inter per non rassegnarsi a tamponare senza costrutto la Roma. Il calendario, subito dopo, iella a parte, potrebbe favorire il Napoli e spalancargli il portone d’ingresso della Champions League senza l’incognita dei preliminari.
Luciano Scateni