SCATENI. Segreti scabrosi nella Casa di Francesco


Articolo pubblicato il: 18/12/2017 16:57:17

Caro Francesco, dovrai sudare le mitiche sette camicie per sradicare dalla tua santa casa le magagne che per secoli e secoli i tuoi predecessori hanno coperto, come fanno le massaie sfaticate che nascondono lo sporco sotto il tappeto. Molto hai operato, papa rivoluzionario, ma almeno altrettanto rimane da fare. Anticipa le indagini della Procura, metti alla gogna, anche mediatica, chi nel rifugio del Vaticano, interdetto alle forze dell’Ordine, si macchia di reati indegni dei servi di Dio. Scopri a chi erano destinati droga e video pedopornografici che Ostilio Del Balzo, usciere del Vaticano, trasportava nella sua auto, appena uscito dalla Santa Sede. L’uomo, dipendente dal Pontificio consiglio della cultura, è stato arrestato dai carabinieri. Chi indaga è certo che ogni cosa fosse destinati a X,Y, interni alla città santa. Il “commesso viaggiatore, agli arresti da tre mesi, ha scelto il silenzio, non si lascia sfuggire l’identità dei destinatari di quindici grammi di cocaina e cinque chiavette USB con immagini e video pedo-pedofili a luci rosse, protagonisti-vittime alcuni minori abusati. Chi indaga è certo che fossero destinati a X, Y, interni alla città santa.

I nostri nonni, poi i nostri padri, potendoselo permettere, in età acconcia coprivano il capo con il mitico “Borsalino” e lo se lo toglievano con gesto galante, al passaggio di una signora conosciuta. Ogni stagione scoiale ha le sue mode e questa del cappello firmato è molto alle nostre spalle. Al punto che la gloriosa, storica azienda piemontese dei “Borsalino” ha dovuto dichiarare fallimento. E’ un tocco di eleganza maschile che se ne va. Purtroppo a rischio disoccupazione per i dipendenti.

Bufale, falsi, millanterie: sommergono il buono e il bello della tecnologia informatica. Si deve per esempio all’e-mail se non farà mai più notizia il caso di una lettera consegnata dalle poste al destinatario dopo trent’anni dall’invio e il sapere trasferito in internet è macroscopicamente più esauriente della Treccani. Il rovescio della medaglia è nella web criminalità che invade con maledetti virus le reti dei computer, ruba dati sensibili e ricatta i frodati con richieste di riscatto, pena la distruzione dei file. Purtroppo sembra che nessun sistema di protezione scongiuri il rischio di invasioni barbariche di abilissimi haker e s’impingua il capitolo delle cosiddette fake news, territorio in cui sguazzano specialmente i 5Stelle e la Lega. Una per tutte? “Il treno di Renzi ha investito e ucciso una donna”. Inventata.

Si chiama Mohammed Bin Salman ed è il principe ereditario dell’Arabia Saudita. Anche per lui gli auguri di Natale, ma speciali: che il 2018 e anni a seguire prosciughino i giacimenti di petrolio che lo arricchiscono scandalosamente. Il tipetto, per i suoi svaghi marini ha pagato 500 milioni di dollari per uno yacht stratosferico, 450 milioni per un Leonardo, notizia smentita (e sarebbe comunque un falso, meravigliosa notizia), 300 milioni per far suo il Castello francese Louis XIV, ovvero la dimora più cara al mondo, a due passi dalla reggia di Versailles, trasformato in uno sturcio kitch, espressione di rozza megalomania. Dispiace apprendere che la zona su cui insiste la magione post moderna non è considerata potenzialmente sismica.