Basket B. Juvecaserta: pubblico e squadra legati a doppio filo. Così si è battuto Piombino






Articolo pubblicato il: 28/03/2024 12:25:44

Un turbine di emozioni a nette tinte bianconere. Davide contro Golia, 26 punti a dividere le due squadre in classifica prima della palla a due: Juvecaserta-Piombino sembrava una gara dall'esito scontato. Ma nel basket e nello sport ci sono fattori che poco hanno a che vedere con la pura tecnica o tattica e che spesso consentono di sovvertire risultati all'apparenza già scritti. E' accaduto ieri sera nel rinnovato palaPiccolo dove la squadra di Dell'Imperio ritrovava il pubblico casertano dopo quasi un anno di esilio tra Aversa e palestre scolastiche. E' accaduto in un palazzetto che si inaugurava, dopo i lavori di restyling, poco prima della palla a due. Toni di grigio bianco e nero che spiccano sulle pareti e sui nuovi sediolini della tribuna centrale. Ampliato nella capienza fino a duemila posti con la riapertura della tribunetta sovrastante le panchine che era chiusa dai tempi in cui la Juvecaserta aveva per sponsor il Latte Matese. Più bello, più adeguato anche se ancora neppure lontanamente paragonabile per imponenza allo storico Palamaggiò, il palaPiccolo si è confermato fortino difficile da espugnare. Sugli spalti bambini ed anziani tifosi hanno ricevuto in dono una sciarpetta dal club di Farinaro e l'hanno mostrata con orgoglio perchè la Juvecaserta è Caserta e in quel catino le buche stradali o la manutenzione del verde cittadino si dimenticano, sostituite dall'orgoglio di essere casertanie tifosi della Juve. Duemila cuori hanno battuto insieme a quelli del roster di Dell'Imperio. E i giocatori in campo hanno moltiplicato le forze. Sergio da terra nell'ultimo quarto ad abbrancare il pallone contesogli da due avversari, Mastroianni ad abbozzare un segno della croce prima dell'ultima giocata di Piombino a nove secondi dalla sirena finale. Paci sdraiato a terra a fine gara, stremato dopo una partita da incorniciare e sommerso dall'abbraccio dei compagni. Sono le immagini di una Juvecaserta che ha dato tutto, anche più di quello che forse aveva, per mantenere acceso il lumicino della speranza. 68-66 al termine di una partita bellissima, emozionante, che ha trascinato anche chi il basket non lo segue proprio tantissimo. Perchè nei fischi di paura quando la palla l'aveva Piombino e nell'esultanza dopo i canestri più importanti della Juvecaserta c'era la quintessenza dell'essere casertani. Mercoledì Caserta ha vinto. E, si spera, possa continuare a farlo in futuro. Perchè è bello e perchè quel pubblico merita di tornare in serie A.