Caserta. Il pensiero domenicale di don Antonello Giannotti: "E' indispensabile per noi rimanere attaccati a Cristo"






Articolo pubblicato il: 28/04/2024 09:54:57

Questo il pensiero di don Antonello Giannotti della parrocchia N.S. di Lourdes sul Vangelo di oggi: "Rimanete in me ed io in voi … chi rimane in me porta molto frutto” così leggiamo nel Vangelo della V Domenica di Pasqua. Dobbiamo essere continuamente uniti a Lui se vogliamo che la nostra vita valga qualcosa. Diceva un noto filosofo:” La grandezza di un uomo dipende unicamente dall’intensità del suo rapporto con Dio”. Come due persone che si amano trovano - speiga don Giannotti - il tempo di stare insieme, di condividere i momenti lieti e tristi della vita, così deve essere il rapporto di un cristiano con Dio. Cristiano vuol dire “uno che vive di Cristo". Se un cristiano non vive questo rapporto, quale testimonianza può dare? Se un cristiano lascia ai margini della propria esistenza la vita di fede, di preghiera, di ascolto della Parola, che cosa mai può dire e dare alla società? È indispensabile per noi rimanere attaccati a Cristo, perché senza di Lui non si può vivere. Senza di Lui diventiamo tralci secchi che producono - dice ancora don Giannotti - uva selvatica, cioè superbia, invidia, odio, egoismo, avarizia, violenza. Diventiamo lievito cattivo nel mondo. Qual è oggi la tua condizione spirituale? Sei un “tralcio che produce uva buona o uva selvatica"? In ogni caso non scoraggiarti! Bisogna avere molta pazienza, molta buona volontà e tanta spiritualità perché si arrivi a fare opere autentiche di vita cristiana. Abbi fede - conclude don Giannotti - e invoca lo Spirito Santo perché tu possa diventare un cristiano autentico. Buona domenica Don Antonello".