Questa la nota di R. Squeglia:

"Chi vive con un bambino autistico, ha un pesante compito da svolgere. Un bambino autistico, spesso non ha contatto con la realtà e vive in un mondo tutto suo. Incontra difficoltà nell’interagire con gli altri e difficilmente ha dimostrazioni affettuose. Le sue giornate- si legge nella nota- sono per lo più segnate dalla ripetività delle azioni giornaliere, ed è anche per loro che io voglio portare avanti il mio programma. Vorrei che si creassero degli spazi, dove si possono incontrare bimbi e bimbe speciali, coinvolgendo anche La scuola, e perché no, non sarebbe bello formare scouty speciali, che aiuterebbero questi bimbi ad Interagire e a creare relazioni sociali. La scuola, cosi importante nella vita dei bambini, deve fare la sua parte e mettere a disposizione di queste famiglie, del personale idoneo e valido, capace di intervenire al momento del bisogno. E dei centri commerciali ne vogliamo parlare? Quando entri nei negozi di questi centri, c’è sempre- si legge nel comunicato- una musica assordante, che spesso spaventa questi bambini, a tal punto, da provocare loro delle crisi. Attuerò una campagna di sensibilizzazione affinchè i vari esercizi commerciali e i loro commessi procederanno ad abbassare il volume mettendo i bambini a proprio agio. Questo sarà il mio impegno in modo che le famiglie siano aiutate con fatti e non chiacchiere."