SMCV. Il Sindaco Mirra: "Se movida vuol dire rendere invivibile la vita dei residenti, allora c'è un problema culturale"






Articolo pubblicato il: 31/05/2020 15:17:47

Durante la diretta video trasmessa ieri pomeriggio sulla pagina Facebook “Città di Santa Maria Capua Vetere”, il Sindaco Antonio Mirra ha discorso sull'emergenza sanitaria causata dal Coronavirus con queste parole: “È la prima volta che mi collego con voi dal 5 marzo in cui posso dire che Santa Maria Capua Vetere ha zero positivi. Non è cosa da poco, Smcv ha pagato un prezzo alto in questo periodo, avendo toccato numeri importanti. Io devo ringraziare i sammaritani, perché se siamo tra i comuni che sono arrivati subito a questo risultato – sperando che resti tale – è grazie al grande senso di responsabilità dei cittadini e all’attenzione che abbiamo dimostrato dal 5 marzo. Dobbiamo ringraziarci a vicenda. Per mantenere queste condizioni dobbiamo continuare a rispettare le regole cruciali della fase due: il distanziamento sociale, l’utilizzo della mascherina e il divieto di assembramento. Riguardo ai test sierologici, io sono in contatto con l’ASL e vi posso dire che sicuramente non è possibile fare questo tipo di test a tutti gli abitanti. La Croce rossa sta facendo test sierologici in alcuni comuni, di cui 70 a Santa Maria; se vi arriva una telefonata da un numero che inizia con 065510 è per convocarmi presso il Mulino Buffolano, dove abbiamo messo alcuni locali a disposizione della Croce Rossa.

In settimana ho emesso un’ordinanza che prevede il divieto di vendita in vetro e il divieto di consumo di bevande in vetro dalle ore 20, divieto che a Piazza Anfiteatro e Piazza Mazzini inizia alle 18. L’ordinanza del Presidente della Regione De Luca ha esteso l’orario di apertura dei locali della movida dalle 23 all’una di notte, ma con divieto d’asporto di bevande dalle 22. Ho chiesto al Prefetto e al Questore di rafforzare la loro presenza sul territorio, specie nel weekend, ma ormai la movida sta diventando un problema quotidiano perché ci avviciniamo sempre di più all’estate. Bisogna chiarire il significato della parola: se movida è guardare l’anfiteatro di notte, allora è una cosa positiva, ma se movida è far tardi con gli amici, far diventare le strade un tappeto di bottiglie di vetro, rendere invivibile la vita delle persone della zona, allora siamo di fronte a un problema culturale su che cosa sia il divertimento oggi. Ricordo il grave episodio di questa settimana in cui Vigili del fuoco, 118, Carabinieri e Polizia municipale sono dovuti intervenire per fermare quattro persone ubriache che sono salite sull’anfiteatro e non riuscivano più a scendere. Non è un problema di ordinanze o di forze di polizia, perché è inimmaginabile dispiegarle tutte, ma è un problema di rispetto della collettività.”

Grazia Caputo