Anche Caserta scende in piazza il 10 novembre per fermare il Ddl Pillon. Ecco quando e dove si terrà la manifestazione...






Articolo pubblicato il: 08/11/2018 12:17:55

Di seguito il testo del comunicato dell'Associazione Spazio Donna Onlus giunto in redazione:

"Anche Caserta scende in piazza il 10 novembre per fermare il Ddl Pillon

L’Associazione Spazio Donna Onlus promuove la mobilitazione nazionale indetta da D.I.Re (Donne in Rete contro la violenza) contro il disegno di legge Pillon.-spiega la nota-

Il Ddl Pillon, sulla revisione delle norme in materia di separazione, divorzio e affido dei minori, va fermato perché:

  • Attacca i diritti civili delle donne, degli uomini, dei loro figli e delle loro figlie;
  • Incide pesantemente sulla vita e il benessere dei minori;-spiega la nota-
  • Mette a rischio le donne che vogliono uscire da relazioni violente;
  • Incrementa il conflitto e allunga i tempi della separazione dei coniugi;
  • Non considera le disparità economiche ancora presente tra uomini e donne in Italia;-spiega la nota-
  • Costituisce una pesante intromissione dello Stato nelle scelte di vita delle persone;

Con il pretesto di salvaguardare i/le minori e il loro diritto a mantenere rapporti paritari con entrambi i genitori, il Ddl non considera i dati di realtà della società italiana:-spiega la nota-

Il 50,7% delle donne italiane non lavora fuori casa, occupandosi esclusivamente della famiglia (fonte Istat);

Il 40% delle donne che si dimettono dal lavoro fuori casa lo fa dopo la nascita dei figli (fonte: Ispettorato del lavoro);-si legge nella nota-

Il 75% dei padri separati non è in regola con il pagamento degli alimenti (Istat, 2011);

Il 24% delle donne separate, divorziate è a rischio di povertà, contro il 15,3% degli uomini nelle stesse condizioni (Istat 2011);

Dopo la separazione, a veder peggiorare la propria condizione economica sono soprattutto le donne (il 50,9% contro il 40,1%) (Istat 2011);-spiega la nota-

L’82,5% delle separazioni è consensuale e il 90% degli affidi è condiviso (fonte Istat), senza obbligo di mediazione familiare e di piano genitoriale che, secondo il Ddl Pillon, dovrà essere previamente redatto con un mediatore privato e poi approvato dal giudice;-spiega la nota-

Nella maggioranza delle separazioni consensuali, l’intervento del giudice è necessario per aumentare i tempi di permanenza del figlio presso il padre, non contro la volontà della madre, ma contro la volontà del padre.-si legge nella nota-

Il 51% delle donne separate ha subito violenza (Istat 2014), circostanza quest’ultima che rende la mediazione familiare inapplicabile.

Se verranno approvati il Disegno di legge Pillon e le eventuali integrazioni previste in altri 3 disegni di legge sulla stessa materia attualmente in discussione al Senato, separazione e affido rischiano di diventare un campo di battaglia permanente.-spiega la nota-

Scendiamo in piazza per ribadire il nostro: NO alla mediazione obbligatoria

NO all’imposizione di tempi paritari e alla doppia domiciliazione/residenza dei minori

NO al mantenimento diretto-spiega la nota-

NO al piano genitoriale

NO all’introduzione del concetto di alienazione parentale-si legge nella nota-

Sono questi i 5 NO che verranno ribaditi nelle piazze il 10 novembre in una mobilitazione che coinvolge il movimento delle donne, l’associazionismo democratico, tante realtà della società civile, uomini e donne che da subito si sono espressi contro il Disegno di legge Pillon su separazione e affido, con oltre 95.000 sottoscrizioni alla petizione che ne chiede il ritiro lanciata su Change.org da D.i.Re, Donne in rete contro la violenza.-conclude la nota-

L’appuntamento è a Caserta in via IV Novembre ( lato Moumento dei Caduti)  sabato 10 novembre alle ore 17".