Articolo pubblicato il: 09/06/2025 12:46:45
Questo il post pubblicato ieri sulla sua pagina Facebook dal Sindaco di Castel Volturno Pasquale Marrandino: "Nicola Mirti. Santo Romano. Giovan Battista Cutolo. Martina Carbonaro. Luigi Izzo. Gennaro Leone. Quanti nomi ancora? Quanto sangue ancora? Oggi (ieri ndr) a Castel Volturno, sul litorale Domizio, un ragazzo di 18 anni è stato ucciso. Accoltellato - si legge nel post - da un coetaneo per futili motivi. Era andato al mare. Non tornerà più a casa.
E nemmeno il suo aggressore tornerà davvero a vivere. La giustizia farà il suo corso, ma due famiglie oggi sono distrutte. Un’altra tragedia che si poteva, si doveva evitare. Ad aprile ho firmato un’ordinanza chiara: vietato il porto di coltelli, lame, tirapugni, armi da sparo vere o repliche, vietata la loro vendita - si legge ancora - sul territorio.
L’ho fatto perché vedevo la deriva. Perché da mesi vado nelle scuole a parlare ai ragazzi. Di coltelli. Di morti gratuite. Di vite spezzate per una parola, per uno sguardo. E spesso sono stato deriso. Accusato - si legge ancora - di essere monotono, pesante, ripetitivo. E invece no. Lo rifarei domani. Perché questa realtà ci sta esplodendo in faccia. Molti genitori mi chiedono più forze dell’ordine nelle piazze, la sera, per vigilare sui vostri figli, sui nostri figli. Ma è normale? Siamo in guerra? O viviamo - prosegue il post - in uno Stato libero? Per me è assurdo dover schierare carabinieri e polizia per garantire che i nostri ragazzi possano uscire e tornare a casa vivi. Non è normale. Non può essere normale. Non siamo liberi. (...) Ma da cittadino. Da padre. Da uomo. Fermiamoci. Fermiamo - si legge ancora - tutto questo. Ora".
FOTO DI REPERTORIO