Articolo pubblicato il: 18/09/2025 09:54:22
Questo il testo della segnalazione inviataci dal dott. Guido Verde, primario di pediatria, e dal Prof. Giuseppe Limone, Ordinario di Filosofia del Diritto e della Politica:
"Tesori normanni abbandonati nel Duomo di Aversa: Appello urgente per la salvaguardia della Stele e dei capitelli medievali
Un gruppo di studiosi e cittadini ha lanciato un appello urgente alla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Caserta e Benevento, al Comune di Aversa e alla Diocesi di Aversa, segnalando la gravissima condizione di degrado in cui versano alcuni dei capolavori - si legge nel comunicato: dell’arte normanna conservati nel Duomo di San Paolo.
In particolare, si denuncia: La Stele normanna dell’XI secolo, ritenuta uno dei massimi capolavori della scultura medievale europea, definita dalla critica “picassiana” per la sua forza espressiva, giace abbandonata all’interno del deambulatorio del Duomo, tra impalcature e materiali da cantiere. Dopo essere stata esposta - si legge nel ancora - per mesi in una sala monografica del Museo di Mannheim come simbolo dell’Esposizione Universale dell’Arte Normanna, l’opera è tornata in Italia senza ricevere alcuna valorizzazione, rischiando ora danni irreparabili.
I capitelli normanni zoomorfi, tra cui il celebre "capitello a due spigoli" e quello delle "teste siamesi", anch’essi presenti nel deambulatorio, sono in stato di totale abbandono: circondati da rifiuti, senza illuminazione, protezione né segnaletica, risultano praticamente invisibili ai visitatori. Gli scriventi chiedono con urgenza. Un sopralluogo immediato della Soprintendenza e degli uffici competenti. La rimozione dei materiali estranei dalle aree monumentali. La messa in sicurezza e musealizzazione della Stele presso il Museo Diocesano o altra sede adeguata. Un progetto di valorizzazione dei capitelli, con illuminazione, pannelli informativi bilingui (IT/EN) e protezioni che ne garantiscano la fruizione in sicurezza. Le opere segnalate sono oggetto di numerosi studi accademici e rappresentano una testimonianza unica dell’arte normanna in Italia meridionale. Il loro attuale stato - si legge ancora - di incuria rappresenta un grave danno al patrimonio culturale nazionale".