Riceviamo e pubblichiamo la nota dell'Onorevole Paolo Santulli: "La sfiducia non è un atto amministrativo ma una determinazione politica, significa bocciatura. Fare un ricorso cavillando improbabili errori procedurali, dimostra l’inadeguatezza poltica di De Cristofaro. Già aver raggiunto solo otto firme è di per se indicativo, su quale maggioranza conterebbe? Molti consiglieri di maggioranza che si sono dimessi sono stati accusati di essere interessati a poltrone, ma questa azione, inutile e becera del ricorso, dimostra, inequivocabilmente, che l’unico attaccato alla poltrona è lui, non se ne vuole andare...! Si è tanto riempito la bocca, accusando i consiglieri firmatari delle dimissioni che non si erano preoccupati del bene della Città, provocando un Commissariamento che faceva perdere molti finanziamenti...! Ebbene, fa ricorso, sapendo che l’unico risultato che può ottenere, è quello di non far tenere le elezioni a maggio prossimo e conseguentemente far prolungare il Commissariamento di un anno. Sul Comune, lui, da Sindaco non ci torna più. Noi, se tutto dovesse andare male, ci dimettiamo un’altra volta. Queste sono azioni gravissime, soprattutto per uno che parla di ricandidarsi, nuovamente, per fare il “primo”, (sic!), cittadino...!"
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