Trenta o quaranta percento, al massimo: questo il grado di condizione della Casertana in questo momento, dopo le lungaggini legate al ripescaggio in serie C. E nonostante il ritardo, di cui i falchetti non sono colpevoli, la squadra ha fermato sul pari Benevento e Latina, due delle squadre migliori del girone. C'è ancora da trovare l'amalgama giusta, tempi e spazi di gioco ma la strada dettata da mister Cangelosi funziona eccome. Dopo la gara di ieri sera emergono due dettagli in cui bisogna crescere in fretta. Il primo, e più importante: l'efficacia con cui si attacca l'area di rigore avversaria. Soprattutto nel primo tempo i rossoblù sono andati al cross moltissime volte ma mai sono riusciti a concludere in porta in quella situazione. Area vuota o occupata da attaccanti che del colpo di testa non fanno la specialità della casa. E allora, per risolvere il problema, sono due le armi a disposizione del mister. La prima ed anche la più facile da intuire, è l'impiego di un centravanti puro e strutturato come Montalto, finora ai box per un leggero problema fisico. La seconda, che richiederà un po' più di tempo probabilmente, insegnare alla squadra i movimenti giusti per liberarsi e ricevere non più cross alti ma passaggi rasoterra in area. L'occasione di Curcio, servito con palla bassa dalla corsia di sinistra nella ripresa, conferma che si può fare. Resta l'estrema soddisfazione per le prime due apparizioni dei falchetti. Ma risolto quel problema l'impressione è che la Casertana, come è opinione molto diffusa nell'ambiente, saprà dare filo da torcere a chinque: e tanto.