Campania. Brucellosi, l'Ass. Caputo: "Basta tensioni. Il piano recepisce tutti gli input degli operatori"






Articolo pubblicato il: 12/04/2022 09:09:54

Questo il comunicato stampa diffuso dall'Assessore regionale all'Agricoltura Nicola Caputo: "Il Piano varato dalla Regione Campania per eradicare la tubercolosi e la brucellosi è stato discusso a più riprese con i rappresentanti degli allevatori nei vari incontri svolti presso gli uffici regionali e le aziende. Il piano - si legge nel comunicato - è stato condiviso con il Ministero della Salute ed è stato integrato con le osservazioni del Centro di Referenza Nazionale per le brucellosi di Teramo, per arrivare ad una formulazione che, partendo dalle indicazioni fornite dalle autorità sanitarie e scientifiche, tiene in conto anche delle esigenze segnalate dal territorio. Il Piano, dunque, è il frutto di un lungo lavoro di analisi tecnica e normativa, e di un'azione continua - prosegue il comunicato - di condivisione sia con gli operatori del settore che con le associazioni di categoria. Il primo punto della nostra azione è sempre stato la trasparenza e, proprio per questo, abbiamo deciso di costituire un Tavolo trasparenza, con il coinvolgimento degli operatori, per monitorare maggiormente l’andamento del Piano e per, eventualmente, mettere in atto azioni correttive”. Lo ha precisato - si legge acora - l’assessore all’Agricoltura della Regione Campania, Nicola Caputo, facendo chiarezza in seguito alle incomprensioni registrate da parte di alcuni operatori. “Questi chiarimenti sono stati suggeriti e approvati dal Tavolo tecnico che recepisce, di fatto, tutti gli input pervenuti dagli operatori del settore: vaccinazione; autocontrollo; ripopolamento; tempistiche dei controlli; definizione del capo positivo TBC da inviare al macello; obbligo delle imprese; sperimentazione vaccinazione - recita ancora il comunicato - dei capi adulti. Nonostante il Piano sia stato ampiamente condiviso con tutti gli operatori prima di essere varato - conclude l’Assessore Nicola Caputo - siamo sempre pronti al dialogo e al confronto costruttivo per fornire in qualunque momento risposte e chiarimenti”. In particolare, ecco cosa prevede il Piano regionale per eradicare la tubercolosi e la brucellosi: 1) Vaccinazione Il Piano introduce la vaccinazione obbligatoria per i capi tra i 6 e i 9 mesi solo nelle aziende ufficialmente indenni nell'area cluster - recita ancora il comunicato - è facoltativa nei comuni cuscinetto. La vaccinazione è obbligatoria anche nelle aziende dove il focolaio è stato estinto, ossia quando è effettuato l’ultimo controllo per la chiusura del focolaio stesso e non solo nelle aziende in possesso della qualifica sanitaria di Indenne da Brucellosi; la vaccinazione - si legge ancora - nei comuni cluster e nelle aree cluster non può essere facoltativa in quanto provocherebbe dei “vuoti immunitari” sul territorio e non garantirebbe la protezione dell’intera area sottoposta a profilassi vaccinale (Reg UE 429/2016 e Atti Delegati) la vaccinazione negli adulti non può essere consentita in quanto gli animali vaccinati diventerebbero portatori di Brucella RB51 e gli stessi costituirebbero - prosegue il comunicato - fonte di eliminazione con gli escreti e secreti in maniera intermittente. Inoltre, sono documentati gli aborti da ceppo vaccinale (la bibliografia a riguardo è particolarmente consistente). 2) Autocontrollo Qualcuno per denigrare il piano afferma che è previsto in soli tre casi: aborti, entro trenta giorni dal parto e sul latte. L’autocontrollo non prevede prove ufficiali - recita ancora il comunicato - che possono essere eseguite solo dall’Autorità Competente e quindi dai Servizi Veterinari delle AA.SS.LL.; di contro, in autocontrollo, possono essere eseguiti gli esami su latte mediante ELISA, sia di massa che su singolo capo, ogni qual volta il veterinario aziendale - conclude il comunicato - lo ritenga necessario; è fatta eccezione per i tori e per le manze prima del parto a cui può essere prelevato il siero unitamente al Veterinario Ufficiale, con destinazione dei sieri all’IZSM. le analisi in autocontrollo saranno eseguite dalle diverse sedi dell’Istituto Zooprofilattico del Mezzogiorno".