"Sì alle riprese e alla diffusione televisiva delle riunioni del consiglio comunale, anche al di fuori dell'ambito locale e con le opinioni e i commenti del giornalista, purché i presenti siano stati debitamente informati dell'esistenza delle telecamere e della successiva diffusione delle immagini. Va comunque osservata una particolare cautela per prevenire l'indebita divulgazione di dati sensibili e si deve in ogni caso evitare di diffondere informazioni sulle condizioni di salute. Lo ha ricordato il Garante rispondendo al quesito di un Comune sulla possibilità di pubblicizzare le sedute del consiglio attraverso una televisione locale.
Nel parere l'Autorità ha ripercorso alcuni aspetti del complesso quadro normativo che disciplina la tutela della privacy da parte delle pubbliche amministrazioni. I soggetti pubblici possono trattare e diffondere dati personali senza dover acquisire il consenso degli interessati, purché esista una legge o un regolamento che glielo consenta. La legge sulla privacy li autorizza, inoltre, a trattare alcuni dati sensibili (ad esempio le opinioni espresse dai consiglieri durante le sedute) nei limiti in cui ciò risulti necessario ad assicurare la pubblicità dell'attività istituzionale, fermo restando il divieto di divulgare informazioni sullo stato di salute. Pubblicità di atti e sedute consiliari che è espressamente garantita dal testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali (d.lg. n.267/2000), il quale demanda al regolamento comunale l'introduzione di eventuali limiti. Proprio questa fonte normativa, a parere del Garante, può costituire la sede idonea a disciplinare modalità e limiti di pubblicità delle sedute, comprese le eventuali riprese televisive.
E' nel regolamento, dunque, che potrebbe essere sancito l'obbligo di informare i partecipanti alla seduta dell'esistenza delle telecamere, della successiva diffusione delle immagini e degli altri elementi previsti dalla legge sulla privacy. Nella stessa sede poi, si potrebbero specificare anche le ipotesi in cui eventualmente limitare le riprese per assicurare la riservatezza dei soggetti presenti o oggetto del dibattito. Ad esempio, nel caso di una seduta che delibera l'attribuzione di benefici a particolari categorie di soggetti e nel corso della quale potrebbero emergere dati sensibili, (salute, razza etc.).
La diffusione delle immagini da parte della televisione locale può essere effettuata, ha chiarito l'Autorità, senza il consenso degli interessati (art. 25 l. 675/96 e codice deontologico sull'attività dei giornalisti), mentre non è conforme alla normativa, limitare il diritto di cronaca al solo ambito locale, a meno che il Comune non lo abbia previsto nel regolamento. Né si può impedire al giornalista di esprimere opinioni o commenti durante le riprese.
Il Garante ha ricordato infine, che la legge sulla privacy riconosce al Consiglio comunale nel suo complesso e ai singoli componenti, la facoltà di esercitare alcuni diritti a tutela dei dati raccolti, in questo caso le immagini, come quello di poter visionare, anche prima della messa in onda, le riprese effettuate"
Così recita il sito del garante della privacy
Era doveroso fare questa premessa per spiegarvi, adesso, cosa ci è accaduto questa mattina a Marcianise. Innanzitutto avevamo comunicato con un articolo (in due giorni differenti) che avremmo effettuato la diretta video del consiglio comunale. Stamattina intorno alle 11 abbiamo predisposto telecamera e computer. Insomma, pronti per effettuare un servizio in favore dei tanti marcianisani che non potevano essere presenti in sala. Cominciamo la diretta e decine di persone iniziano a seguirla. Dopo un po' un rappresentante della Polizia Municipale (che non c'entra nulla nella vicenda così come l'ottimo corpo dei Vigili Urbani, che hanno eseguito il volere dei consiglieri comunali) mi anticipa che dovremo, a breve, interrompere la diretta per volere del consiglio comunale. Io replico: "Se il Presidente del Consiglio lo annuncerà, nessun problema"... nella speranza, vana, che il Pesidente ed i consiglieri, nel frattempo, prendessero esatta visione della normativa sopracitata. Invece niente. Addirittura Rondello, dopo l'appello spiega: "Siccome non c'è un regolamento e normativa che disciplina le riprese audio e video (già questo nel 2018 ci sembra abbastanza inusuale ndr) in questa sala e sentita la conferenza dei capigruppi (o ndr) anche per una questione di par condicio con altre richieste effettuate in altri consigli comunali si è ritenuto oggi non autorizzare la ripresa video ed audio di questa seduta. Quindi prego tutti i presenti di evitare di riprendere il consiglio comunale sia con le telecamere che con i telefonini. QUINDI PREGO ANCHE LE FORZE DELL'ORDINE DI PROCEDERE PER UN EVENTUALE CONTROLLO". Signori, non ce lo siamo inventato. Per questo alla fine di questo scritto potrete cliccare il link per ASCOLTARLO con LE VSTRE ORECCHIE. Sempre per raccontarvi come è andata, vi chiederete: e voi di goldwebtv.it cosa avete fatto? Abbiamo espresso una nostra opinione (anche questa potrete ascoltarla cliccando il link qui sotto) e poi siamo andati via, sollecitati dalle "Forze dell'Ordine" a concludere rapidamente il nostro commento. Noi di Goldwebtv.it, come altre testate e altri cittadini, in passato avevamo pubblicato degli stralci di consigli comunali passati, TRANQUILLAMENTE e sotto gli occhi di tutti. Esempio: in occasione del giuramento a Sindaco di Velardi noi, come altri colleghi, abbiamo effettuato delle riprese. Ma con noi c'erano anche diversi cittadini che hanno fatto lo stesso. Tra l'altro per noi, che siamo web-tv, riprendere interi o spezzoni di consigli comunali, non dico che è una prassi, ma quasi considerando che IL CONSIGLIO COMUNALE è l'ESPRESSIONE DEI CITTADINI. Quindi se i cittadini sono impossibilitati a seguire sul posto un'assise perchè SI VIETA LORO DI SEGUIRE IN DIRETTA STREAMING ciò che dicono (o non dicono) I LORO RAPPRESENTANTI ELETTI? Poi ci chiediamo: perchè un simile provvedimento e successivo controllo della Municipale è avvenuto PROPRIO IN OCCASIONE DI QUESTO CONSIGLIO COMUNALE? Inoltre, ciò che è ACCADUTO OGGI fa il PAIO, secondo voi, CON LA TRASPARENZA TANTO DICHIARATA IN CAMPAGNA ELETTORALE da parte di un po' tutta la POLTICA NAZIONALE e LOCALE? E ancora, cari consiglieri, capigruppo e Presidente, sapete, al di là delle leggi, oggi cosa AVETE FATTO VOI: avete VIETATO ai MARCIANISANI NON PRESENTI di ASCOLTARE UNO DEI CONSIGLI COMUNALI, forse più importanti, dell'AMMINISTRAZIONE VELARDI (che era assente). E CREDO CHE SU QUESTO URGE UNA IMMEDIATA RIFLESSIONE: ah per la cronaca nei prossimi giorni trasmetteremo un altro consiglio comunale in altra città, poi un altro a Caserta, poi un altro magari a Capua e dopo le elezioni magari un altro a Maddaloni. Quindi la vostra decisione di oggi non scalfisce certamente noi. Un saluto e buon lavoro. Ah, Presidente Rondello la prossima volta ricordi che ci sono anche i TABLET da 'oscurare'. Dulcis in fundo, ringraziamo pubblicamente il Presidente dell'Ordine dei Giornalisti della Campania Ottavio Lucarelli per la sua vicinanza.
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GIANLUCA POTA
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