Questo il comunicato inviatoci in redazione: "Cittadinanza e diritti
Nella Feltrinelli di Caserta è stato presentato dalle Piazze del Sapere il libro di Renato Natale “Io casalese, che non sono altro. Storia di resistenza e di riscatto” edito da Rubbettino, con una prefazione di Raffaele Sardo. Come hanno sottolineato nei loro interventi introduttivi Pasquale Iorio e Rosaria Capacchione (giornalista) nel volume vi è la testimonianza lucida e appassionata di un uomo che ha attraversato uno dei periodi più bui della storia recente italiana senza mai perdere la fede nella giustizia e nella dignità. Infatti l’autore, medico e sindaco, racconta con sobrietà e intensità una vita segnata dalla resistenza civile alla camorra, dentro e fuori le istituzioni. Tra ricordi familiari, slanci politici e momenti di profonda fragilità, questo libro è il racconto di una comunità che ha scelto di non arrendersi. Non ci sono eroi, solo cittadini che, pur tra paure e sconfitte, hanno deciso di restare, di lottare, di credere nella possibilità di un riscatto. Un'opera autentica e necessaria, che parla non solo ai casalesi, ma a tutti coloro che credono che la luce possa davvero vincere l'ombra. Attraverso 16 densi capitoli l’autore ha raccontato la sua lunga vita di lotta e di militanza per contrastare il potere della camorra, che nei decenni 70-80 del secolo scorso era dilagante e violenta, non solo a Casal di Principe ma anche in tante zone della provincia di Caserta e della Campania. Tra i caratteri prevalenti della delinquenza organizzata vi era una forte capacità e propensione a operare sui mercati globali, non solo a livello nazionale, ma anche in altri continenti, a partire dal Sud America. Lo spaccio di droga (ed anche di armi insieme con la tratta per la prostituzione) sono stati i suoi caratteri peculiari. Molto attuali sono i capitoli dedicati agli scontri sociali sui temi dell’immigrazione, che Renato ripercorre nel suo ruolo di medico e di volontario dell’associazione Jerry Essan Masslo, che fondò dopo la sua esecuzione nelle terre a confine tra Casal di P. Villa Literno. Gli altri momenti salienti che l’autore ricostruisce sono l’omicidio di don Peppe Diana sull’altare della sua chiesa e la strage dei ghanesi sulla domiziana a Castel Volturno. Tra gli episodi di riscatto più significativi viene ricordata la mostra su “La luce vince l’ombra”, allestita in una villa sequestrata ad un boss della camorra con opere e quadri esposti nella Galleria degli Uffizi. L’altro episodio, sottolineato con orgoglio, è stata la visita nel 2023 del presidente della repubblica Mattarella, il quale ci tenne a sottolineare che – come diceva Giovanni Falcone – “la mafia non è affatto invincibile. E’ un fatto umano e come tutti i fatti umani ha un inizio ed avrà anche una fine”. Come sottolinea Isaia Sales nella sua postfazione al volume:”Certo a Casale ed in tanti paesi di camorra, di ndrangheta e di mafia il clima è cambiato, oggi i beni dei camorristi (soprattutto immobili) vengono utilizzati per importanti funzioni sociali e culturali, è cresciuta una opinione pubblica più consapevole, c’ è un minor consenso del passato ed un’azione più risoluta della magistratura e delle forze dell’ordine. Ma ancora oggi la barriera morale che la politica frappone è troppo bassa e troppo fragile”. Si può dire che oggi siamo in una fase di svolta, “in una nuova era”. E ciò è stato reso possibile grazie alla resistenza ed alle lotte di protagonisti della legalità democratica come Renato Natale e di tante altre associazioni del mondo del volontariato (come Libera). Vi è stato anche un dibattito molto interessante con diversi interventi di esponenti delle associazioni presenti".
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