Caserta. Domenica il concerto 'Violino barocco a Firenze e Napoli'






Articolo pubblicato il: 23/01/2025 12:30:09

Questo il comunicato stampa diffuso dall'Istituto tecnico Buonarroti di Caserta: "Domenica 26 gennaio 2025 ore 11.15, 
a Caserta, museo Michelangelo / Istituto Tecnico Buonarroti si terrà il concerto Violino barocco a Firenze e Napoli  affidato ai solisti Vincenzo Varallo violino Pietro Di Lorenzo clavicembalo. Ingresso gratuito. 
 
La direttrice del museo Michelangelo, prof.ssa Maria Ruggiero, dirigente scolastica del Buonarroti afferma: «Con questo concerto, il museo riprende una tradizione di apertura alla musica e alla città iniziata nel 2007 grazie all'Associazione "Durante" che ha sede proprio nel quartiere intorno - si legge nel comunicato - al museo e che è stata tra i partner del nostro progetto ministeriale di riqualificazione urbana. Il concerto dimostrerà alle famiglie che visiteranno il Buonarroti in occasione dell'open day (previsto in contemporanea proprio domenica 26) che nel nostro istituto tecnico l'attenzione alla persona e alla sua crescita culturale va molto oltre la formazione curriculare».
 
 
Il concerto guiderà l'ascoltatore agli esordi solistici del violino con brani gradevoli accostati in modo rigoroso per ricostruire il panorama musicale dell’epoca in due capitali dell’Italia preunitaria: Firenze e Napoli. Ciò consentirò uno sguardo anche alle forme musicali dalla fine del XVII - si legge ancora - secolo cristallizzate intorno alla sonata da chiesa/camera. Dopo la straordinaria stagione che Firenze visse tra gli anni 1570 e 1620 circa (nascita del recitar cantando, dell'opera in musica e delle musiche strumentali di scena), la città visse una lunga stagione di stanca ripetizione di stilemi su posizioni sostanzialmente conservatrici e arretrate. Solo alla fine del secolo 1600 furono introdotte anche a Firenze le novità formali e tecniche del violino sperimentate a Bologna e Modena. Viviani e Veracini testimoniano ciò. Falconieri fu pioniere a Napoli del solismo violinistico aprendo una stagione oggi poco nota e purtroppo scarsamente documentata ma che fu estremamente - prosegue il comunicato - originale e innovatrice. Lo dimostrano i brani di Matteis, sorprendenti per originalità e sperimentazione, e la sonata di Mascitti, allineata sulla forma sonata da chiesa di stampo corelliano ma con inflessioni espressive estranee alle produzioni padana e romana. Al termine del concerto si terrà una breve visita guidata tematica alla collezione museale".