Questo il comunicato stampa diffuso dalla Questura di Caserta: "Nella mattinata odierna, la Polizia di Stato ha partecipato al panel “IMPACT!” della 55esima edizione del “Giffoni Film Festival”, incontrando i giovani ospiti del festival per parlare di temi di inclusione e legalità. Protagonisti dell’incontro sono stati il Questore di Caserta - si legge nel comunicato - Andrea Grassi (in foto), e Patrizio Ranieri Ciu, rappresentate dell’associazione culturale “Ali della Mente” di Caserta.
Il tema del di quest’anno del Giffoni Film Festival è “Becoming Human – Diventare Umani”, un invito ai giovani alla riflessione, a interrogarsi, a creare e a condividere, in un atto di resistenza, una rivolta gentile contro l’omologazione. Da Giffoni parte un messaggio etico, sociale e culturale che ci vede tutti protagonisti attivi di un cambiamento sociale - si legge ancora - a cui la Polizia di Stato ha voluto dare un suo contributo. Nel corso dell’evento è stato proiettato il cortometraggio “Effetto personale”, nato dalla collaborazione tra l’associazione culturale “Ali della Mente” e la Polizia di Stato e dedicato al tema del contrasto alla violenza di genere. Il corto è stato scritto e diretto dal regista Patrizio Ranieri Ciu - prosegue il comunicato - su soggetto originale di Andrea Grassi, Questore di Caserta.
Il cortometraggio, presentato in anteprima lo scorso 26 novembre al Teatro Garibaldi di Santa Maria Capua Vetere, alla presenza del Capo della Polizia-Prefetto Vittorio Pisani, rientra nella campagna informativa e permanente della Polizia di Stato “…questo non è amore” che ha lo scopo di assistere le vittime di violenza e fornire strumenti utili - si legge ancora - a prevenire comportamenti recidivi.
Effetto Personale è una storia realistica e cruda che racconta la violenza senza violenza; un racconto dai risvolti psicologici, a tratti critici e autocritici, dove, comunque, emerge silenziosa eppure risolutiva la funzione essenziale della Polizia di Stato; due donne - solo in apparenza diverse -, riconoscendo la loro condizione di sudditanza e di violenza subita - prosegue il comunicato - entrano in una dimensione liberatoria di confessione-denuncia, riuscendo, con parole di personale e drammatica intimità, a rendere universale e condivisa la presa di coscienza di genere e la forza di riscatto dalla volontà di possesso dell’uomo, grazie alla Polizia di Stato. L’autodeterminazione della vittima è prendere coscienza e coraggio fino a “liberarsi di sé stessa”; nella finzione artistica - si legge ancora - come nella realtà può accadere grazie all’incontro con la polizia, capace di ascoltare e comprendere e spiegare che “… la forza della fragilità annienta la fragilità della forza”.
Durante l’evento è stato presentato anche lo spot, dal titolo “Un bacio si dà in due, uno schiaffo no…” una frase, logica, semplice ed efficace, che rappresenta la dicotomia tra due concetti contrapposti, un bacio quale risultante di due volontà condivise, uno schiaffo quale gesto unilaterale e violento. Lo spot - si legge ancora - divenuto messaggio istituzionale per la campagna di sensibilizzazione contro la violenza di genere per il 2024, ha avuto numerosi riscontri positivi che hanno portato alla realizzazione e alla diffusione di un mono-film social web, con personaggi di spicco del mondo istituzionale, della cultura, della musica, dello spettacolo come Luciana Littizzetto, Maurizio De Giovanni, Nicola Porro, Alba Parietti, Alex Zanotelli, Nicola Gratteri, Gianluigi Nuzzi, Massimo Bernardini, che hanno spontaneamente deciso di replicare la frase dello spot - prosegue il comunicato - valorizzando la diversità individuale dei volti e delle interpretazioni, per rendere reale un principio essenziale: solo dall’unione di tante coscienze individuali può nascere una coscienza collettiva autentica e aliena dal male".
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