CASERTA. Mercoledì 17 aprile Carlo Buccirosso in "Colpo di scena" al Teatro Comunale. Tutti i dettagli






Articolo pubblicato il: 13/04/2019 12:30:54

Questo il testo del comunicato stampa arrivato in redazione:

"Teatro Comunale Costantino Parravano di Caserta. Info 0823444051. Mercoledì 17 e giovedì 18 aprile, ore 20.45. Ente Teatro Cronaca Vesuvioteatro presenta Carlo Buccirosso
in "Colpo di scena", scritto e diretto da Carlo Buccirosso con Gino Monteleone, Gennaro Silvestro, Peppe Miale, Monica Assante di Tatisso, Elvira Zingone, Roberta Gesuè, Giordano Bassetti, Fiorella Zullo, Matteo Tugnoli scene Gilda Cerullo e Renato Lori, musiche Paolo Petrella
costumi Zaira de Vincentiis, disegno luci Francesco Adinolfi consulenza speciale Luciano Nigro, aiuto regia Martina Parisi coordinatore effetti speciali Simone Petrella foto di scena Gilda Valenza produzione esecutiva A.G. Spettacoli. Si legge nel comunicato. Mercoledì 17 aprile alle ore 18.45, sempre al Teatro Comunale, Carlo Buccirosso sarà ospite del ciclo di incontri “Salotto a Teatro”, condotti dalla giornalista Maria Beatrice Crisci. In un classico commissariato di provincia, il vice questore Armando Piscitelli, - si legge nel comunicato - conduce da sempre il proprio lavoro nel rispetto del più integerrimo rigore, con la consapevolezza di svolgere le mansioni di garante dell’ordine pubblico e difesa della sicurezza del cittadino con la tenacia e la fede di un missionario, inviato dal cielo esclusivamente per ripulire la terra dalle nefandezze degli uomini scellerati che - si legge nel comunicato - minacciano la gente cristiana che vorrebbe condurre in pace una vita serena…Nell’ufficio del paladino Armando, si barcamenano una serie di fidi scudieri nel tentativo di debellare “le barbarie di tutti i santi giorni”… dall’inossidabile tartassato ispettore Murolo, - si legge nel comunicato - ai giovani agenti rampanti Varriale, Di Nardo e Farina, all’esperta rassicurante sovrintendente Signorelli. Una sorta di cavalieri della tavola rotonda, attorno alla quale si aggirano le insidie quotidiane della delinquenza spicciola, lontana sì dagli echi mortali del terrorismo mondiale, ma - si legge nel comunicato - angosciosamente vicina al respiro del singolo cittadino, a difesa del quale il vice questore si vedrà costretto all’inevitabile sacrificio di un capro espiatorio a lui tristemente noto, - si legge nel comunicato - tale Michele Donnarumma, vittima predestinata, agnello feroce dall’aspetto inquietante, che sconvolgerà la salda religione di Piscitelli, come il più spietato e barbaro dei saraceni! Solo allora, - si legge nel comunicato - il paladino Armando per la prima volta nella sua vita, cercherà conforto nel tepore degli affetti familiari, trovando così rifugio tra le mura sicure della propria casa di montagna, - si legge nel comunicato - dove ad attenderlo con ansia ci saranno suo padre Marcello, ex colonnello dell’esercito affetto da Alzheimer, Gina la sua bisbetica badante rumena, e la suadente professoressa Cuccurullo, che con stravagante follia, degna della più classica struttura psichiatrica, - si legge nel comunicato - contribuiranno a far vacillare definitivamente le sicurezze ed i sacri comandamenti di Piscitelli! E come nella più classica e scontata sceneggiatura di una trama thriller, neppure il tepore di un sicuro nascondiglio di montagna potrà sottrarre lo spettatore, ed il povero vice questore, dal più classico, ma “si spera” imprevedibile, colpo di scena finale…"