A Caserta città, oggi non c'è un impianto aperto per praticare nuoto o pallanuoto o terapie legate ad attività natatorie. La piscina comunale di Corso Giannone è chiusa da mesi oramai, in attesa dei bandi per l'affidamento della gestione. Lo Stadio del Nuoto è anch'esso chiuso da un po' e sono diverse, in questi giorni, le lettere giunte in redazione di protesta. Associazioni Sportive, dipendenti e genitori si sono ritrovati, a seconda dei casi, senza lavoro, senza poter effettuare attività o senza stipendi. Insomma decine di famiglie stanno vivendo momenti di difficoltà a causa della chiusura del mega impianto di via Laviano.

Noi abbiamo interpellato il sempre disponibile Presidente della Provincia facente funzioni, Marcello De Rosa: "Innanzitutto voglio denunciare che l'Agis (agenzia della Provincia di Caserta delegata ad occuparsi degli impianti sportivi dell'Ente ndr) per anni è stata un 'carrozzone politico' e poco di più. Lo Stadio del Nuoto ha ricevuto poca manutenzione e cura per tanto tempo e oggi paghiamo i danni di questo modus operandi. I Direttori dell'Agis, che si sono via via succeduti, hanno potuto fare ben poco. Veniamo però a ciò che maggiormente interessa i fruitori. Contiamo di riaprire la struttura entro fine giugno 2025 (forse ce la faremo anche un po' prima ma non voglio illudere nessuno). Mi spiace per la situazione che si è venuta a creare per tante famiglie, associazioni, ragazzi e bambini, ma stiamo lavorando sodo per mettere in sicurezza lo stadio ed ottenere le certificazioni necessarie per la riapertura. Posso fare un esempio su tutti per farvi capire la situazione che ho trovato: da Presidente della Provincia ho ereditato un impianto di riscaldamento all'interno dello stadio ancora dipendente dalla presenza di gasolio, obsoleto per il 21esimo secolo. E allora -conclude De Rosa- stiamo ultimando anche i lavori per l'allaccio alla rete metano, moderna per i tempi in cui viviamo".