Questo il comunicato stampa diffuso dal WWF Campania: "Sabato 18 e domenica 19 marzo 2023 proseguono gli appuntamenti di pulizia di Ri-Party-Amo all’insegna del volontariato impegnato nel rendere l’Italia più bella e pulita. Le attività appartenenti al filone “Puliamo l’Italia”, coinvolgeranno centinaia di volontari che saranno impegnati in 7 eventi sul territorio dedicati alla pulizia delle spiagge. A Castel Volturno (CE) l’attività riguarda la pulizia di circa 600.000 Mq grazie - si legge nel comunicato - alla collaborazione di 200 volontari. Hanno partecipato il Sindaco di Castel Volturno - Luigi Petrella, il Presidente dell’Ente Riserva naturale Foce Volturno - Giovanni Sabatino. Al territorio di Castel Volturno il progetto RiPartyAmo riserva anche un intervento di riqualifica e tutela che rientra nel filone “Ricostruiamo la natura”. “Ricostruiamo la natura” prevede 8 grandi opere di ripristino degli habitat attraverso rinaturazione, riqualifica e tutela di alcuni ambienti fragili per proteggere, valorizzare il territorio e per migliorare la fruibilità da parte delle comunità locali. Si vuol mostrare come, attraverso opere di ingegneria naturalistica - si legge ancora - e di restauro naturale, si possono produrre benefici ambientali permanenti in alcuni degli ambienti più fragili e degradati. Le azioni di riqualifica e tutela permettono di evidenziare risorse e potenzialità ecologiche, disincentivando fenomeni di abbandono e incuria. Inoltre, prevenendo il degrado si agisce per la salvaguardia di specie o habitat che versano in uno stato di minaccia. In questo contesto, la giornata sarà occasione per presentare il progetto finalizzato alla protezione del valore naturale - si legge ancora - dell’Oasi dei Variconi.
Il programma prevede la realizzazione di strutture di supporto all’attività turistico naturalistica e di educazione ambientale nei territori ad alto valore naturale dell’Oasi dei Variconi. L’area è una ZPS, Zona di Protezione Speciale, fa parte dunque delle aree istituite dalla Direttiva Uccelli 09/147/CE con lo scopo di garantire la conservazione delle specie ornitiche di interesse comunitario. L’Oasi, all’interno della più ampia Riserva naturale Foce Volturno-Costa di Licola-Lago Falciano, a poca distanza dal Comune stesso, è una delle più importanti zone umide della Campania, diventata area naturale protetta dal 1993 e parte della Convenzione di Ramsar, che la individua - recita ancora il comunicato - come una delle ultime zone umide retrodunali a carattere salmastro d’Italia. Il lavoro di riqualifica e tutela prevede l’inserimento di elementi di fruizione come: passerelle nei punti più a rischio di allagamento, staccionate con sistema palo-corda, il posizionamento di una nuova torretta di avvistamento per l’avifauna con la ristrutturazione di quelle presenti e l’inserimento di pannellistica divulgativa. L’intero progetto - prosegue il comunicato - concorre allo sviluppo economico e sostenibile dell’area di Castel Volturno attraverso la valorizzazione della Riserva, favorendo la fruizione della stessa non solo da parte di un pubblico scientifico, ma, grazie al miglioramento dell’accessibilità e alla promozione del luogo, incoraggia un uso consapevole dell’area anche da parte di un pubblico generico, avvicinando i cittadini a vivere un’area poco conosciuta.
Le attività saranno coordinate dal WWF Italia, che diffonderà dati e informazioni scientifiche sul tema dell’inquinamento da plastica nei nostri mari e fiumi, rendendo così le persone più consapevoli e attente sulle quantità, la composizione e le fonti dei rifiuti marini. La sensibilità locale al tema riguardo lo stato ambientale dell’area campana compromessa è confermata dalla presenza dell’artista Raffaele d’Agostinoche esporrà alcune opere realizzate con la plastica che quotidianamente ritrova sulle spiagge di Castel Volturno. Raffaele D'Agostino - si legge ancora - ha recentemente espostole le creazioni di plastica presso Napoli Sotterranea e al Museo Campano di Capua. Aderisce all’iniziativa anche l’Associazione Domizia ha creato il "Museo del Danno".Il Museo del Danno è un'esposizione permanente di rifiuti spiaggiati, raccolti sulla costa del litorale a nord di Napoli e della provincia di Caserta dai volontari dell'associazione Domizia. L’iniziativa è dedicata alla sensibilizzazione ambientale e ha lo scopo di segnalare che molti rifiuti di plastica provengono dalle nostre case e sono legati ad un cattivo metodo di smaltimento dei rifiuti domestici che arreca danno all’ambiente e alla salute.
Previsto anche un mini laboratorio sulla plastica per dare consapevolezza ai bambini dei rischi per la salute legati alle microplastiche e dei comportamenti virtuosi da adottare (...)".
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