Ce. Aggressioni al personale sanitario. Cristiani: "Valuteremo azioni forti per rompere questo muro di indifferenza"






Articolo pubblicato il: 25/06/2025 11:33:33

Questo il comunicato inviatoci da Nicola Cristiani Cisl FP Sanità Provincia di Caserta: "COMUNICATO STAMPA Cristiani: “BASTA AGGRESSIONI. IL PERSONALE SANITARIO NON PUÒ ESSERE LASCIATO SOLO”

Caserta, 24 giugno 2025 – Ennesimo episodio di violenza contro gli operatori sanitari: ieri sera, (...), un medico e un infermiere dell’automedica di Capua sono stati aggrediti per strada da una paziente psichiatrica nota, attraverso morsi, sputi e calci. Entrambi hanno riportato ferite con prognosi di quattro giorni. L’intervento è avvenuto senza alcun supporto: solo l’automedica di Capua, senza forze dell’ordine né protezioni adeguate, nonostante la paziente fosse nota per comportamenti violenti. (...). La CISL FP Caserta esprime piena solidarietà ai colleghi coinvolti e ribadisce con forza che la sicurezza degli operatori non può essere lasciata al caso. “Le aggressioni continuano a susseguirsi, eppure nessuno chiama il sindacato al tavolo. Nessuna convocazione, nessuna programmazione condivisa, nessuna misura preventiva. Solo silenzio e scaricabarile.” A parlare è Nicola Cristiani, segretario provinciale della CISL FP Caserta con delega alla sanità, che denuncia la totale assenza di confronto da parte delle due Aziende Sanitarie del territorio: "Da anni chiediamo un tavolo permanente sulla sicurezza, inascoltati. Non possiamo continuare ad accettare che infermieri, medici e soccorritori siano mandati allo sbaraglio, senza protezioni e senza supporti.” La lista degli episodi è lunga e inaccettabile: dal carcere di Santa Maria Capua Vetere, dove un’infermiera è stata aggredita, ai Pronto Soccorso di Aversa e Caserta, fino al reparto di chirurgia del Moscati. Un bollettino di guerra che non può essere più ignorato. La CISL FP Caserta chiede con urgenza: La convocazione di un tavolo inter-aziendale sulla sicurezza del personale; L’adozione di protocolli specifici per gli interventi ad alto rischio, in collaborazione con le forze dell’ordine; La presenza costante del sindacato nei processi decisionali che riguardano il personale; Formazione e supporto psicologico per chi subisce aggressioni; Campagne di sensibilizzazione rivolte ai cittadini, per tutelare chi lavora per salvare vite. “Non ci basta più la solidarietà a posteriori: vogliamo prevenzione, coinvolgimento e rispetto. Se le aziende sanitarie continueranno a ignorare le nostre richieste, valuteremo azioni forti, anche clamorose, per rompere questo muro di indifferenza.” Il personale sanitario non è carne da macello. La CISL FP c’è, e non resterà a guardare".