CE. Al Teatro Parravano 'Malacrescita' di Mimmo Borrelli






Articolo pubblicato il: 17/01/2020 11:37:09

Pubblichiamo nota stampa del Teatro Parravano: "Martedì 21 gennaio 2020, ore 20.45 al Teatro Comunale Costantino Parravano di Caserta l'Associazione Culturale Sciaveca presenta 'Malacrescita', testi e regia di Mimmo Borrelli tratto dalla tragedia La Madre: ’i figlie so’ piezze ’i sfaccimma. Lunedì 20 gennaio alle ore 18.30, sempre al Teatro Comunale di Caserta, Mimmo Borrelli sarà ospite del ciclo di incontri “Salotto a Teatro”, condotti dalla giornalista Maria Beatrice Crisci. La storia è quella di tale Maria Sibilla Ascione: ignara e innocente bambina, nel nome già destinata ad una condizione di metà Vergine innocente - si legge nella nota -, metà Maga, strega furente. La bambina viene segnata dalle barbarie maschili fin dall’età di sette anni, quando il padre stesso per ignoranza e vuoi anche ingenuità, nella corsa frenetica di proliferare maggiormente anche col raccolto, inizia “pompare” i propri pomodori, in tal caso con degli estrogeni formidabili che ne accelerano la crescita in pochi giorni. Costui però ignaro degli effetti collaterali che questi possono avere su di una creatura di pochi anni e nel pieno dello sviluppo - si legge nella nota -, ne fa mangiare tanti alla piccola Maria Sibilla, in miriadi di salse. In tal modo la poverina ne acquisisce rapidamente le stesse sintomatiche accelerazioni della crescita, che le determinano un afflusso di mestruo precoce. Innocenza segnata nella vendetta. Vendetta segnata dal sangue, tra pareti esterne delle cave oscure dell’utero femminile, fin dall’infanzia. La nostra bambina cresce diventando una bellissima, intelligente, arguta adolescente, affascinata dal luccichio impolverato della curiosità libresca. Ma è a questo punto che arriva l’Anticristo, il Giasone risorto dai libri di scuola, tale Francesco Schiavone detto Santokanne: intraprendente bulletto di periferia determinato e disposto a tutto - si legge nella nota -, per favorire la sua ascesa al potere, tra le fila delle cosche camorristiche. Di costui Maria s’innamora perdutamente e per lui compie ogni misfatto."