Ce. Macrico. Marino si rivolge al Ministro Costa: aggiungerei al parco verde un polo scolastico






Articolo pubblicato il: 04/01/2020 15:30:10

Lo apprendiamo dal profilo fb di Carlo Marino:

"Sono molto contento delle dichiarazioni del Ministro Costa sull’Area Macrico (ieri il Ministro aveva inviato un sms durante il meeting del Comitato Macrico Verde scrivendo: "Destinazione urbanistica F2 soluzione migliore per l'ex Macrico" ndr). I prossimi giorni chiederò al Ministro, con il quale abbiamo già fatto insieme un grande lavoro sul tema “Terra dei Fuochi”, un incontro al fine di verificare la possibilità di avere finanziato dal suo Ministero, quello che io credo, possa diventare il più grande Parco a Verde del Sud. Sull’inedificabilità dell’area, per quello che sono i miei ricordi, già un po’ di anni fa, il consiglio comunale all’unanimità approvo’ l’inedificabilità dell’area e questa amministrazione approvando il preliminare del Puc, ha dato un indirizzo esatto, per un area a verde e sempre con i ricordi, la proprietà e cioè l’Istituto Diocesano sostentamento del clero, ha sempre dato la disponibilità a cedere l’area per un fine di pubblica utilità e di pubblico interesse. Io sono sincero in un grande parco totalmente verde, aggiungerei il più grande polo scolastico e il più grande centro sportivo della città, perché attraverso la conoscenza e l’attività fisica i nostri ragazzi e possibili talenti, possano sfidare chi li vuole lontani dalla nostra terra, ma, naturalmente, sono disponibile a rivedere la mia posizione se il Ministero dell’Ambiente ci finanzia l’acquisizione e la realizzazione del parco verde della città di Caserta. Detto questo chiederò sempre al Ministro di attivarsi per la chiusura di un cementificio nel cuore della città di Caserta e Maddaloni che crea danni alla salute dei cittadini. Ad oggi il Macrico non inquina, il cementificio invece si. I prossimi giorni chiederò all’intera coalizione del centro sinistra di far partire una petizione per il diritto alla salute dei nostri figli e di chiedere alle istituzioni competenti di avviare le procedure perché nelle nostre città non ci siano più cementifici ma solo bellezze. So anche, che facendo questo, che è un percorso difficile e che ci mette contro i poteri forti, da adesso, sarò un bersaglio facile per chi non mette al centro gli interessi della collettività ma i suoi personali, di carriera e economici tutti legittimi per carità ma non certamente condivisibili per chi come noi vuole solo la salute dei figli della nostra comunità."