FOYER TEATRO AUGUSTEO. Presentazione album di Ugo Gangheri "Un biplano a sei corde"






Articolo pubblicato il: 04/06/2019 10:09:04

Di seguito, parte del testo del comunicato sull'ultimo lavoro discografico di Ugo Gangheri, giunto in redazione:

"Si tratta di un disco strumentale nato dalle diverse esperienze lavorative nel mondo del teatro e del cinema di Gangheri al quale hanno partecipato Dario Maiello (basso e chitarra classica), Carlo Di Gennaro (percussioni e  batteria), Enzo Sgambato (clarino e sax), Paolo Licastro (sax e flauti), -spiega la nota-Flavia Delbaere (flauto traverso), Giosy Cincotti (fisarmonica, piano e synth), Michele Signore (percussioni), Rossella Rizzaro (vocalità), Massimo D’Avanzo (bansuri), Mimmo Fusco (chitarre), Antonio De Carmine principe ( chitarra acustica), Mauro Spenillo (fisarmonica), Francesco Gugliotta (oboe).-spiega la nota- Produzione esecutiva Ugo Gangheri e Carlo Di Gennaro, Produzione artistica Kammermuzak. La musica che si scrive e/o si pensa per sonorizzare spettacoli teatrali - dice Ugo Gangheri - nasce da un rapporto intimo con un copione da leggere e rileggere. Sono fondamentali gli approcci musicista-regista -spiega la nota-che spesso della musica ha solo una sensazione dell’effetto che dovrebbe produrre nell’atto della rappresentazione e si lascia quindi “guidare” alla ricerca dello stile da usare per quel semplice senso di fiducia che si ripone l’uno nell’altro.La mia esperienza di musicista al servizio di lavoratori dello spettacolo quali Giobbe Covatta, -spiega la nota-Stefano Sarcinelli, Enzo Iacchetti, Gioele Dix, Sergio Friscia, Gualtiero Peirce, e tanti altri, ha fatto in modo che con il passare degli anni crescesse il mio archivio di pensieri musicali prodotti, che nel tempo ho conservato e custodito al sicuro. Questo almeno fino allo scorso anno quando senza un motivo preciso,-spiega la nota- mentre viaggiavo  nelle terre d’Otranto da ovest ad est ascoltando dalla libreria del mio telefono un po' di musica, è partito uno di questi  brani (“Sebeto” il nome di un antico fiume sotterraneo che silenzioso si muoveva nelle viscere della città di Napoli dando vita a numerose leggende) -spiega la nota-ed allora ho rivisto per un attimo la sensazione molto gradevole che produceva sugli applausi finali di un bellissima pièce con Iacchetti e Covatta per la regia di Gioele Dix; così mi è tornata alla mente una domanda fattami più di una volta in teatro dopo lo spettacolo in questione, “esiste un disco di queste musiche?” Questo disco strumentale nasce da un lato dalla consapevolezza dei miei limiti, dall’altra la voglia di sentirmi vivo nel mio universo emotivo, le cui pareti sono sempre più fragili."