GRUMO NEVANO. Lavoro sommerso: scoperti 20 operai in nero in un opificio






Articolo pubblicato il: 18/03/2019 10:40:32

Questo il comunicato stampa inviatoci dalla Guardia di Finanza di Napoli:

"Nel quadro di una più ampia intensificazione degli interventi finalizzata alla repressione del fenomeno del sommerso da lavoro e dello sfruttamento della manodopera irregolare o “in nero”, i finanzieri del Comando Provinciale di Napoli hanno sottoposto a controllo diversi soggetti economici accertando - si legge nella nota stampa - l’impiego di 20 lavoratori “in nero”. In particolare, a termine di un’attività info-investigativa nello specifico settore d’intervento, le fiamme gialle del Gruppo di Frattamaggiore hanno effettuato, in Grumo Nevano (NA), un accesso presso un opificio in cui si producevano calzature - cita il comunicato - , riscontrando la presenza di 20 lavoratori impiegati “in nero” e, conseguentemente, ignoti agli Enti previdenziali e senza alcun riconoscimento ai fini pensionistici. L’operazione rientra in una più ampia attività di monitoraggio delle imprese manifatturiere operanti nel cosiddetto distretto industriale “Grumo Nevano - Aversa” al fine di verificare il corretto inquadramento dei dipendenti. Nei confronti della citata impresa - si legge nella nota stampa -  è stata avanzata la richiesta di adozione del provvedimento di sospensione dell’attività in virtù del superamento della soglia del 20% di lavoratori “in nero” rispetto al totale dei presenti all’atto dell’intervento, mentre, per ciascun dipendente non regolarmente assunto, è stata irrogata la c.d. “maxisanzione” prevista dalla normativa di settore. Il servizio in questione - cita il comunicato -  testimonia il costante impegno esercitato dalla Guardia di Finanza nella lotta alle condotte costituenti una minaccia per l’economia legale e, in particolare, agli illeciti nel settore dello sfruttamento della manodopera irregolare, finalizzato al contrasto di tutti quei comportamenti - si legge nella nota stampa -  in grado di minare la sana e leale concorrenza tra gli operatori, in danno degli imprenditori onesti che rispettano le regole del mercato.