HI-TECH e RACCOLTA DIFF. Le tecnologie ci migliorano la vita, ma è importante smaltire bene






Articolo pubblicato il: 26/09/2017 13:55:06

L’evoluzione tecnologica degli ultimi anni ha regalato al mondo nuovi strumenti ed innovazioni grazie ai quali si è dato vita ad una nuova era: quella della digitalizzazione. Tutti, ormai, abbiamo uno smartphone o un pc collegato ad internet che utilizziamo per parlare con i nostri amici, per guardare serie tv e partite di calcio, per leggere news ma anche per operazioni legate alla sfera lavorativa come può essere l’invio di documenti in modo sicuro.

In ogni casa c’è almeno una TV di ultima generazione, così come tablet, pc e qualsiasi altro prodotto tecnologico. Quando ci sono così tanti dispositivi sorge però un problema: lo smaltimento quando questi prodotti non sono più utilizzabili. Lo spreco degli apparecchi elettrici ed elettronici è scandaloso quasi quanto quello del cibo se pensiamo a quanto costano questi aggeggi. Ed anche in questo caso contano molto le cattive abitudini e l’ignoranza. Con troppa indifferenza, specie dopo un periodo di festeggiamenti durante i quali abbiamo ricevuto un regalo, gettiamo nel primo secchio dell’immondizia il vecchio cellulare o il vecchio phon, contribuendo così ad inquinare e sprecando una serie di materiali molto preziosi. E con troppa ignoranza non siamo informati sia sulle corrette modalità di smaltimento di questi apparecchi, che poi non sono così complicate, sia sulla enormità di preziosi materiali, compreso l’oro, che contengono. Sommando le due cose, si spiega anche come mai, in media, ogni famiglia italiana possiede, chiusi in qualche cassetto, ben otto apparecchi elettrici ed elettronici.

Dove buttare rifiuti elettronici

Tv, cellulari, robot da cucina, tostapane, forni a microonde, computer, modem, frigoriferi, lavatrici ed altri elettrodomestici rientrano nella categoria RAEE, non quindi spazzatura qualsiasi. Quindi rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, cioè rifiuti speciali il cui conferimento è regolamentato dalla legge. Parliamo di oltre un milione di tonnellate di RAEE prodotte all’anno nel nostro Paese, quasi 18 chili per abitante.

Per i rifiuti elettronici, dunque, è prevista una raccolta differenziata. Bisogna portarli in una delle oltre 3 mila 600 isole ecologiche comunali attrezzate per lo smaltimento dei RAEE. Da questi centri di raccolta i rifiuti vengono poi inviati a impianti di trattamento che evitano la dispersione di sostanze inquinanti e permettono il riciclo delle materie prime. Il rifiuto elettronico dovrà essere smaltito in questo modo: R1 per i frigoriferi, i congelatori e i climatizzatori; R2 per le lavatrici, le lavastoviglie e i forni; R3 per i televisori e i monitor del computer; R4 per i piccoli elettrodomestici (aspirapolveri, macchine per cucire, ferri da stiro, friggitrici, frullatori, mouse, tastiere, stampanti, fax, cellulari, videoregistratori, radio) e gli apparecchi di illuminazione; R5 per le sorgenti luminose neon e a risparmio energetico.

L’acquisto in negozio

Se invece si acquista una nuova apparecchiatura, si ha la possibilità di lasciare in negozio il vostro vecchio elettrodomestico a costo zero. Il negoziante ha l’obbligo di ritirare gratuitamente l’usato al momento dell’acquisto, secondo quanto previsto dal Decreto Ministeriale 65/2010 Uno Contro Uno. Il ritiro gratuito è previsto anche con la consegna al domicilio della nuova apparecchiatura elettronica. Dunque: non buttare questi apparecchi nel sacco della raccolta indifferenziata; non ammassare i rifiuti tecnologici in cantina; non mischiarli con altri rifiuti.

 

red.