Juvecaserta, nel ricordo di Giovanni Maggiò. Il figlio Gianfranco commosso: Mio padre persona generosa, questa è la sua storia...






Articolo pubblicato il: 09/10/2018 13:38:45

Di Serena Li Calzi

Giovanni Maggiò: un nome impresso nel cuore dei tifosi della Juvecaserta che mai dimenticheranno il suo impegno e amore verso i colori bianconeri. Il 9 ottobre del 1987, lo storico presidente lasciava i suoi cari ma il suo nome resta fortemente vivo, impresso nel cuore di chi ha vissuto con lui quei momenti intensi di puro sport e grandi imprese. Come la costruzione dell'imponente Palamaggiò che si erge orgoglioso nel verde di Castel Morrone, costruito in soli 100 giorni. Un'impresa che riecheggia come leggenda nella memoria di chi ha vissuto in prima persona quegli anni splendidi della sua Juvecaserta.

I ricordi prendono forma, si trasformano in emozioni reali e intense nelle parole del figlio Gianfranco: “Di mio padre ci sono tanti episodi che ricordo con affetto ma uno in particolare mi riporta ai giorni in cui fu costruito il Palamaggiò. Quando si pensava alla sua costruzione – spiega Gianfranco Maggiò – l'intenzione era di mettere in piedi un prefabbricato. In quei giorni che furono avviati i lavori, tornai dalle vacanze e mi recai sul luogo. Vidi pilastri di circa 25 mt e capì subito che non si stava di certo trattando di un prefabbricato. Mi recai da lui per farglielo presente e la risposta fu chiara. Mi disse che quando un'impresa raggiunge un livello medio alto – racconta Maggiò – bisogna essere impegnati nel sociale. Per me fu un insegnamento importantissimo di vita. Lui svolgeva il ruolo d'imprenditore nel senso più nobile del termine. L'azienda non era proiettata solo sulla propria persona ma anche nel sociale. Probabilmente – continua il vice presidente dello Sporting Club Juvecaserta – sia lui che noi, abbiamo forse pagato questo modo di essere imprenditori ma non ci sono mai stati rimpianti. Siamo sempre stati orgogliosi di essere stati al suo fianco”.

Eppure, Giovanni Maggiò non aveva avuto una vita semplice: “Mio padre è sempre stato una persona altruista – spiega Gianfranco Maggiò – molto disponibile nel trattare con le persone con grande generosità. Era prodigo di consigli soprattutto per i giovani. La sua è stata una vita molto intensa e sofferta, a 17 anni era già diventato capofamiglia a causa della scomparsa prematura del padre, ed aveva accumulato una esperienza di vita notevole”. Non manca l'emozione nel parlare di Giovanni Maggiò, della persona che era sia come imprenditore ma soprattutto come guida per la sua famiglia e i figli. “Questa è la sua storia, adesso, con la scomparsa recente di mia madre e mia sorella che lo hanno raggiunto, di certo – conclude commosso Gianfranco Maggiò - la mancanza è ancora più forte”.

Fonte foto Wikipedia