Lavoro e master post-laurea: nove studenti su 10 risultano occupati a un anno dal titolo






Articolo pubblicato il: 23/10/2020 12:13:43

Non è assolutamente vero che studiare non serve a niente: più si studia e più è possibile affermarsi con una buona posizione. La formazione è importante, non solo per avere una cultura personale, ma anche per trovare lavoro. Infatti, risulta che ben nove studenti su 10, entro un anno dal conseguimento del titolo post-laurea, risultano occupati, con stipendi più alti rispetto ai semplici laureati e, inoltre, hanno più probabilità di trovare sbocchi in linea con le proprie ambizioni di carriera.

Il master post-laurea è un biglietto da visita di tutto rispetto, infatti, secondo i dati raccolti da Almalaurea gli occupati post master sono l’88,6% del totale, con uno stage assicurato nel 64% dei casi, mentre lo stipendio di ingresso è più alto del 33% rispetto ai laureati magistrali. Tra l’altro, se continuiamo a dare uno sguardo ai numeri, vediamo che per arrivare allo stesso tasso di occupazione, i laureati magistrali ci impiegano circa 5 anni.

Sembra proprio che la chiave del successo sia spesso lo stage, a testimoniare che il corso di studio è decisamente più efficace quando offre un link diretto verso il lavoro, proiettando lo studente verso un’ottica aziendale concreta.

Inoltre, sono tantissime le persone che decidono di tornare a studiare, sostenendo un master, mentre lavorano, proprio per migliorare la propria posizione lavorativa o cambiare impiego. Come si fa a conciliare la propria vita lavorativa, gli impegni familiari con gli orari delle lezioni? Una buona soluzione può essere quella di iscriversi al corso post laurea che offre un’università telematica. Ad oggi sono diversi gli atenei, come Unicusano, riconosciuti dal Miur e che quindi rilasciano titoli legalmente identici a quelli delle più famose università tradizionale.

Prima, non venivano guardati di buon occhio gli atenei online, si temeva che la formazione proposta non raggiungesse qualitativamente il livello di quella offerta dagli atenei tradizionali: il pensiero si sta andando lentamente scardinando, per diversi motivi. Innanzitutto per la valutazione vigile e costante della qualità dell’insegnamento dell’ANVUR (Agenzia Nazionale di Valutazione del sistema Universitario e della Ricerca), che stila anche le classifiche delle migliori università telematiche. Poi, quest’anno è stato decisamente un anno accademico cruciale: il Covid-19 ci ha tenuto tutti chiusi in casa, e quindi tutti gli studenti sono stati costretti a uno studio a distanza. Le università tradizionali hanno cercato di adeguarsi al meglio, ma non è stato semplice, non essendo abituate a queste modalità di docenza. L’università telematica, invece, ha tirato fuori tutti i suoi punti di forza, avendo studiato negli anni i metodi migliori perché lo studio telematico sia fruttuoso.

Quindi, grazie alle università telematiche è possibile raggiungere gli stessi obiettivi dell’università tradizionale seguendo le lezioni da qualsiasi device elettronico con connessione a internet in qualunque momento della giornata. Un altro punto a favore è nella ricerca del materiale didattico: non si dovrà girare per librerie e biblioteche alla ricerca del libro di testo particolare, ma tutto verrà fornito dai docenti e sarà scaricabile dalla piattaforma. Non pensi che anche per te possa essere giunto il momento di iscriverti a quel master che hai rimandato per anni?