Litorale Domizio. Aveta (M5S): "Basta ruspe per la pulizia dell'arenile"






Articolo pubblicato il: 12/07/2025 09:33:13

Questo il comunicato inviatoci in redazione: "Ruspe per la pulizia dell’arenile, per Aveta «questo scempio non può essere tollerato»

«Basta ruspe sul litorale domizio». Raffaele Aveta, presidente dell’associazione provinciale “Terra di idee”, consigliere comunale del Movimento 5 Stelle e storico ambientalista, torna ad alzare la voce in difesa del paesaggio e dell’ecosistema costiero casertano. «Ancora una volta – tuona Aveta – siamo costretti a denunciare l’uso indiscriminato di mezzi meccanici per la pulizia dell’arenile, con conseguenze devastanti per la tutela dell’ambiente e della bellezza del nostro litorale. Come si fa a non rendersi conto che ruspe e bobcat distruggono una risorsa che è di tutti? Come si fa a consentire uno scempio di queste proporzioni? Come si fa a non capire che, così facendo, depauperiamo il nostro patrimonio di ambiente, meraviglia e biodiversità?». L’esponente del Movimento 5 Stelle continua: «L’ennesimo episodio, verificatosi stavolta sulla spiaggia antistante l’area SIC della Foce del Garigliano, evidenzia il totale disprezzo delle normative esistenti. Tale zona è infatti tutelata dalla direttiva europea Habitat, dal piano paesaggistico regionale, dalla perimetrazione come area parco, da una specifica ordinanza del Comune di Sessa Aurunca (che vieta l’utilizzo di mezzi meccanici per la pulizia dell’arenile, che deve essere effettuata almeno a due metri dalle prime specie emergenti sulle dune, protette anche dal protocollo di intesa dei Comuni amici delle tartarughe marine) per garantire il rispetto della flora e della fauna esistenti». Ma non si tratta solo di una battaglia ambientalista – conclude Aveta - «in quanto la difesa del territorio e della risorsa paesaggistica deve essere considerata un’opportunità per lo sviluppo sostenibile di tutto il nostro litorale, altrimenti vittima delle solite speculazioni e del solito affarismo che hanno devastato la fascia costiera. Non si può più tollerare questo scempio»".