LUSCIANO. URBANISTICA, BELLEZZA E AREE VERDI: il piano urbanistico comunale






Articolo pubblicato il: 20/02/2018 17:34:10

Questo il comunicato giunto in redazione.

 

"“Nel corso di questi ultimi venti anni è cambiato lo scenario economico e sono mutate le abitudini dei cittadini. E’ infatti emersa, da un lato, la grande preoccupazione per il degrado ambientale e dall’altro una forte domanda di riqualificazione del territorio e di valorizzazione di tutte le risorse produttive. Come amministrazione comunale ci siamo fatti carico anche di questa esigenza, accelerando sul Puc, che riteniamo uno strumento di grande importanza per il paese, per il raggiungimento di obiettivi di crescita e sviluppo del territorio”.

Così il sindaco di Lusciano, dottor Nicola Esposito, in apertura della conferenza stampa di presentazione del Puc (Piano urbanistico comunale), oggi pomeriggio (20 febbraio) nella sala giunta del Comune di Lusciano.

Presenti al tavolo dei relatori, oltre al primo cittadino: il responsabile dell’Ufficio di Piano del Puc, architetto Eduardo Cotugno; il capogruppo di maggioranza Giuseppe Abate; il consigliere comunale Sergio Maggiobello; l’architetto Angela Manca, di supporto al Rup – coordinamento junior. Alla conferenza stampa hanno preso parte anche gli assessori, i consiglieri di maggioranza, i dipendenti comunali e la stampa.

“Le parole chiave di questo Puc sono: no speculazioni, sì alle aree verdi e sì all’attuazione delle aree standard da parte dei privati, vista l’esiguità delle risorse pubbliche. Novità del piano – prosegue il sindaco Esposito – è l’atterraggio volumetrico di cubature edificabili. Chiunque a Lusciano abbia un’abitazione fatiscente in centro storico, che non può ristrutturare, può avviare regolare trattativa con il Comune. Qualora quest’ultima andasse a buon fine: in cambio della cessione gratuita del fabbricato, il Comune corrisponderà un terreno di uguale cubatura di sua proprietà.

Punto secondo: non c’è stato consumo di suolo nuovo poiché le volumetrie integrano il tessuto già urbanizzato. Inoltre le funzioni residenziali vengono integrate con le funzioni terziarie per promuovere l’occupazione.

Inoltre, poiché il Puc non prevede aumento di volumetrie, scende in campo la direttiva anticrisi del piano casa, con il limite del 20% per l’ampliamento della cubatura nelle costruzioni.

Grande attenzione l’abbiamo riservata alle aree del commercio e delle industrie. Dal punto di vista agricolo massima attenzione ai terreni, tutti bonificati, e alle principali colture del territorio come fragole, pescheti e vigneti”.

“La mia è una grande soddisfazione sia politica che personale – ha affermato il capogruppo Giuseppe Abate, che ha parlato a nome dei consiglieri di maggioranza al Comune di Lusciano - Abbiamo mantenuto fede agli impegni, promuovendo un documento storico; da 40 anni, infatti, il nostro Comune era sprovvisto di questo strumento urbanistico. La mia soddisfazione è politica perché in consiglio comunale abbiamo dato indirizzo a questo piano, a cui i tecnici hanno lavorato; è strategica perché vogliamo cambiare il volto di questo paese: alla luce delle problematiche occupazionali da risolvere, che attanagliano il nostro territorio, abbiamo dato ampio spazio al commercio, confermando i due pip, piccolo e grande, dando vita alle arterie principali e non solo, per le attività di commercio”.

Il sindaco Nicola Esposito ha ringraziato tutti coloro che hanno preso parte all’elaborazione del Puc: oltre agli architetti Cotugno e Manca, il compianto professore Paride Caputi, ordinario alla Facoltà di Architettura della Federico II, venuto a mancare qualche mese fa; gli architetti Luigi Migliaccio, Cristina Bocchetti e Domenico Dello Iacono, l’agronomo Alessandro Simeone e il geologo Gennaro D’Agostino.

Questi gli obiettivi condivisi di pianificazione comunale:

  • Realizzazione di un’organizzazione urbanistica delle attività umane (residenziali, produttive, ambientali, sociali e culturali) organica, integrata e finalizzata a creare sviluppo sostenibile e a migliorare la qualità della vita dei cittadini, con la razionalizzazione delle potenzialità turistico-ricettive sostenibili e delle peculiarità storico-culturali del territorio;
  • Miglioramento del sistema della mobilità cittadina, sia con interventi di potenziamento e razionalizzazione della rete infrastrutturale esistente che con nuovi interventi, finalizzati al decongestionamento del traffico urbano e alla creazione di spazi di sosta e parcheggio;
  • Conservazione, tutela e valorizzazione dell’identità ambientale, storica, culturale e insediativa del nucleo storicizzato con ridefinizione dell’attuale perimetro ed inserimento dei servizi connessi al suo interno, mediante operazioni mirate al recupero urbano;
  • Riequilibrio dell’avvenuta espansione del centro abitato, controllo del consumo del territorio, riqualificazione e riorganizzazione degli elementi deboli della struttura insediativa sostenendo principalmente gli insediamenti di completamento;
  • Salvaguardia e governo delle aree naturali con potenzialità agricola, prevedendo una potenzialità edificatoria di tali aree compatibile con lo sviluppo di attività agricole innovative e multifunzionali, tuttavia legate alle tradizioni locali;
  • Ridefinizione delle aree industriali, pur confermandone l’attuale ubicazione, sostenendo le realtà locali di micro impresa artigianale ed incentivando le nuove iniziative;
  • Incentivazione dello sviluppo commerciale e di servizi per favorire il libero mercato attraverso la differenziazione di zone commerciali che tengano conto del commercio tradizionale, della presenza di negozi di vicinato esistenti all’interno del centro edificato, dell’eventuale sviluppo di realtà di media e grande distribuzione, attrattore di flussi di consumatori del territorio circostante;
  • Ridefinizione delle aree a standard da sottoporre ad intervento diretto, anche ad iniziativa privata, per garantirne la disponibilità nel tempo e favorirne la concreta realizzabilità;
  • Scelte mirate all’innalzamento delle condizioni di vivibilità, con la salvaguardia dell’ambiente e del paesaggio attraverso strategie di incentivazione della produzione di energia mediante fonti rinnovabili e di riduzione dell’impatto ambientale degli Rsu e dei Raee.

Dopo l’ok della giunta il Puc sarà all’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale.