Manifestazione dei Garanti dei detenuti, Gennaro Oliviero: "Occorre un provvedimento d'urgenza"






Articolo pubblicato il: 30/07/2025 16:55:27

Questo il comunicato diffuso dal Presidente del Consiglio Regionale della Campania Gennaro Oliviero: "Il Presidente del Consiglio Regionale della Campania, Gennaro Oliviero, ha preso parte - si legge - questa mattina alla Giornata nazionale di mobilitazione e di sensibilizzazione, promossa dalla Conferenza Nazionale dei Garanti territoriali delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale, dal titolo: “Non c’è più tempo! Bisogna fermare la strage di vite e di diritti nelle carceri italiane”.

L’iniziativa, che si è svolta contemporaneamente - continua - in più città italiane, ha avuto l’obiettivo di richiamare con forza l’attenzione delle istituzioni e dell’opinione pubblica sulle gravi criticità che attraversano il sistema penitenziario nazionale.

Accompagnato dal Garante regionale, Samuele Ciambriello, portavoce della Conferenza dei Garanti territoriali, dal Garante comunale di Napoli, Don Tonino Palmese, e dal consigliere regionale Pasquale Di Fenza, il Presidente Oliviero ha visitato la Casa Circondariale di Napoli Poggioreale, una delle strutture maggiormente segnate - prosegue - dal sovraffollamento e dalla carenza di organico.

«Occorre un provvedimento d’urgenza per alleggerire la pressione umana all’interno delle carceri italiane. In molte strutture è presente una grave sproporzione tra il numero di detenuti e il personale penitenziario in servizio. È una situazione insostenibile – ha dichiarato il Presidente Oliviero nel corso della conferenza stampa tenutasi all’esterno del Palazzo di Giustizia di Napoli – che mette a dura prova i detenuti e gli stessi agenti».

Il Presidente - si legge ancora - ha sottolineato l’impegno e la dedizione del personale penitenziario, ma ha ribadito che lo stesso non può essere lasciato solo di fronte a una situazione strutturalmente compromessa.

«Se mancano strumenti e strutture, presidi sanitari, sostegno psicologico e attenzione umana il carcere diventa un amplificatore del disagio. E se oggi in carcere ci sono persone - continua - con gravi patologie psichiatriche, o tossicodipendenti, vuol dire che di fatto non si sta dando una soluzione ad una circostanza che meriterebbe un’attenzione diversa. Questo è inaccettabile. Serve un’assunzione di responsabilità trasversale e urgente»".