Marcianise. Dario Abbate si autosospende dal PD






Articolo pubblicato il: 11/12/2025 15:46:20

Questo il post pubblicato sulla sua pagina Facebook dal politico marcianisano Dario Abbate: "Ho deciso di sospendermi dal Partito Democratico e di non rinnovare la tessera per il periodo indicato dall’articolo 4 dello Statuto Nazionale. Tale scelta nasce dalla necessità di essere coerente - si legge nel post - con la mia idea che appartenere ad un Partito comporti l’indispensabile rispetto delle regole e dei principi contenuti nello Statuto e nel Codice Etico che ne costituiscono le fondamenta.
 
Nella mia lunga militanza nel Partito Democratico, del quale sono stato uno dei fondatori e segretario provinciale di Caserta, ho, infatti, sempre lottato per il rispetto delle regole. L’ho fatto, venendo alle vicende più eclatanti, quando il Commissario della federazione provinciale, sen. Franco Mirabelli - si legge ancora nel post - perpetrando un grave violazione statutaria, impedì che a Marcianise si celebrassero le primarie per la scelta del candidato sindaco, primarie che, di contro, nello stesso anno, si erano svolte nei comuni di Caserta e Aversa e nella confinante Capodrise.
 
L’ho fatto, di recente, quando l’attuale commissaria provinciale, senatrice Camusso, ha impedito alla sezione di Marcianise di celebrare, finalmente, il suo congresso, privando gli iscritti della comunità del locale PD - si legge ancora - di prerogative democratiche previste, manco a dirlo, dallo Statuto. Coerentemente con il mio impegno per il rispetto delle regole, avverso tale prevaricazione, ho personalmente presentato un ricorso alla Commissione Nazionale di Garanzia del PD che, riconoscendo la fondatezza - si legge ancora - delle ragioni da me esposte, ha accolto il mio ricorso.
 
Nelle scorse elezioni regionali ho sentitamente e pubblicamente sostenuto e votato il mio amico Pinuccio Moretta, candidato nella lista “A Testa Alta”. L’ho fatto nella piena consapevolezza che tale scelta mi avrebbe portato a rinunciare, nel rispetto delle regole, al mio status di iscritto al Partito Democratico. È stata una decisione non priva di sofferenza, ma necessaria. Con l’auspicio che, quando sarà mio diritto iscrivermi, nuovamente ed eventualmente, al Partito Democratico - si lege ancora - la Comunità che lo compone sia formata da sole donne e uomini rispettose, al mio pari, delle regole dello Statuto, niente, nelle more, potrà impedirmi di essere un elettore del Partito Democratico".