Questa la nota stampa giunta in redazione:
"MARCIANISE: IL NOVELLI “GIOCA” A CARTE SCOPERTE
Si svolgerà giovedì 5 Marzo 2020, nella Sala Consiliare del Comune di Marcianise, il convegno “A carte scoperte”, uno dei tanti eventi che a livello mondiale si organizza durante la settimana dell’Amministrazione Aperta, che quest’anno- si legge nella nota- inizierà il 2 marzo e terminerà l’8 marzo. L’evento organizzato dagli studenti delle classi III e IV B del Liceo delle Scienze Umane dell’ISISS “G.B. Novelli”, è parte integrante del progetto “A scuola di open coesione”. Parteciperanno all’evento: la dottoressa Simona Cafieri, ricercatrice Istat della Regione Campania, il professor Domenico Rosato, presidente della Pro Loco di Marcianise, che sarà anche moderatore dell’evento, il dottor Michele Lastella, commissario prefettizio di Marcianise, il professor Pier Luigi Colella, docente dell’Università degli studi Luigi Vanvitelli della Campania, l’architetto Gabriella Saudella, responsabile dell’ufficio tecnico del comune di Ruviano, la professoressa Emma Marchitto, dirigente scolastico dell’ISISS GB Novelli di Marcianise. “A scuola di open coesione” è un percorso didattico innovativo finalizzato a promuovere e sviluppare tra gli studenti delle scuole italiane, principi di cittadinanza attiva, attraverso attività di ricerca e monitoraggio civico dei finanziamenti pubblici europei e nazionali. Tramite questo progetto gli studenti- si legge nel comunicato- sviluppano competenze digitali, statistiche e di educazione civica; imparano a comunicare, con l’ausilio di tecniche giornalistiche e di dati in formato aperto (open data), come le politiche di coesione intervengono nei luoghi in cui vivono. Gli studenti producono contenuti multimediali, pubblicano sui social le loro ricerche e i loro risultati, utilizzano in modo sicuro, responsabile ed intelligente le opportunità offerte dalla rete internet. Queste attività che differiscono dalla classica didattica assumono un ruolo fondamentale per la formazione dello studente, che può inserire nel proprio bagaglio esperienziale una prima forma di attività lavorativa ed inoltre vengono aperti nuovi dibattiti in merito alla cittadinanza, tematica centrale nella vita dell’uomo. Le politiche di coesione dell’Unione europea forniscono risorse e finanziamenti alle aree che si trovano in difficoltà utilizzando- si legge nella nota- fondi strutturali. Lo scopo è quello di eguagliarne le opportunità di sviluppo in termini di infrastrutture, di servizi ma anche di capitale umano e sociale. Le classi dell’indirizzo Scienze Umane dell’ISISS “G.B. Novelli” interessate a tale progetto si sono impegnate su due aspetti diversi: la 4^ B, con il suo Team “Ruviano Mania” ha monitorato l’utilizzo del finanziamento dei fondi europei da parte del comune di Ruviano, in provincia di Caserta. In particolare, le giovani allieve si sono interessate alla conoscenza di un programma di riqualificazione territoriale, avviato dall’amministrazione, mirato a fini turistici; la classe 3^B, invece, con il suo team “Il paese dei balocchi”, si è occupata del finanziamento del comune di Ruviano per quanto concerne i lavori di ricostruzione di una struttura scolastica in via Nazionale. La scelta- si legge nel comunicato- è ricaduta su questo progetto perché le alunne sono partite dall’osservazione delle realtà territoriali della provincia di Caserta e Ruviano, piccolo centro balzato agli onori della cronaca per l’operosità e la coesione dei suoi abitanti, ha subito rappresentato l’emblema della rinascita di territori arretrati, grazie a politiche locali efficienti. Anche il giornalista Franco Di Mare ha più volte citato questo comune per il suo virtuosismo. Uno degli aspetti portanti di ASOC riguarda, quindi, l’Open data. In questo frangente gli studenti hanno la possibilità di mobilitare persone, organizzazioni e istituzioni per mostrare i vantaggi degli Open Data e incoraggiarne l’utilizzo nelle istituzioni, nel mondo delle imprese e delle aziende e nella società civile. Il convegno “A carte scoperte” ha dunque l’obiettivo di promuovere la cultura e la pratica della trasparenza, della partecipazione e della accountability nelle amministrazioni pubbliche e nella società e la fiducia dei cittadini nelle istituzioni. Tutte le istituzioni- si legge nella nota- dovrebbero “rendere conto” in maniera responsabile e trasparente del loro lavoro incentivando la democrazia partecipata e superando in tal modo la distanza tra cittadini e istituzioni. L’apertura dei dati pubblici determina effetti importanti sulle amministrazioni pubbliche di molti Paesi nel mondo, semplifica i processi e produce anche rilevanti impatti sull’economia complessiva. L’open government non dovrebbe essere celebrato, ma dovrebbe costituire il paradigma dominante dell’agire politico e amministrativo. Gli “Open data”, gli “open government” sono- si legge nel comunicato- l’arma migliore di una democrazia, a differenza della segretezza che invece costituisce l’arma migliore di ogni tirannia."
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