Marcianise, l'appello: "Chiediamo la collaborazione concreta dei familiari, della rete di associazioni di volontariato"






Articolo pubblicato il: 23/04/2018 16:13:04

Lo apprendiamo dal profilo Fb del sindaco di Marcianise, Antonello Velardi:

"Stiamo cercando di trovare una sistemazione agli occupanti dell'edificio comunale di via Paolo De Maio, a Marcianise, che l'altro giorno ha subito gravi danni a seguito del crollo di un solaio e che per tal motivo è stato dichiarato inagibile e perciò sgomberato.

Sì tratta di quattro sorelle, di cui tre lì residenti ed una quarta con residenza nel comune di Capodrise. Quattro sorelle già costantemente monitorate dai nostri servizi sociali.

Nell'immmediatezza dello sgombero le donne sono state ospitate a cura del Comune in - spiega il sindaco - una struttura religiosa. Successivamente il Comune ha cercato una sistemazione alternativa che però è stata rifiutata dalle interessate perché fuori Marcianise.

Al momento le norme non ci consentono di fare diversamente, obbligando il Comune a sistemare presso una struttura specializzata solo una delle quattro perché ha problemi di mobilità. In ogni caso anche quest'ultima ha rifiutato ogni sistemazione per non staccarsi dalle sorelle.

La vicenda è particolarmente penosa e pone molti problemi di carattere sociale ma segnala anche la mancanza di strumenti di legge adeguati. Le occupanti dell'immobile peraltro risultano essere morose riguardo agli obblighi di pagamento del fitto e delle utenze, oltretutto mai distaccate.

Vorremmo vivamente trovare una soluzione e per tal motivo abbiamo sollecitato gli uffici competenti che, grazie anche all'interessamento costante dell'assessore al ramo Cinzia Laurenza che ringrazio, sono fattivamente operativi.

Chiediamo la collaborazione concreta dei familiari, della rete di associazioni di volontariato presenti sul - spiega la nota- territorio di Marcianise e di ogni cittadino di buona volontà. Auspichiamo di raggiungere un risultato concreto già nelle prossime ore.

La vicenda costituisce per noi un forte assillo. Ma è anche la dimostrazione delle armi spuntate a disposizione del Comune. Siamo disarmati. Saremo in ultima ipotesi costretti ad intervenire a nostre spese, con una colletta tra gli assessori, così come è già avvenuto nel passato.

Su questa vicenda - ed intendo sottolinearlo - si misura il grado di civiltà di una comunità. 
#unaiutoperchisoffre"