Di seguito,  parte del post, pubblicato dal Sindaco di Marcianise, Antonello Velardi, sulla propria bacheca fb:

"Le lettere anonime sono un classico del mondo politico di Marcianise, da molti anni e non solo di recente. In una lettera si può scrivere di tutto e, soprattutto, non ci si assume alcuna responsabilità perché - appunto - non si mette la firma. La massima espressione della viltà umana. Su di me ne sono circolate a decine, da quando sono diventato sindaco. E non è finita. In genere con la lettera anonima si prova a intimidire, a intorbidire le acque, a insinuare, a creare zizzania... "E' il prezzo che deve pagare chi svolge un ruolo pubblico", mi ha detto una volta un politico di lungo corso. "Mica puoi pensare di diventare sindaco e illuderti che non ti massacrano?", aggiunse. Appunto, non mi illudo: diciamo che è un (molto) singolare segno di civiltà.Le ultime lettere anonime arrivate in questi giorni a Marcianise portano un mittente che ignoravo, Alfredo Canale, e un indirizzo di Forcella. Tutto falso, ovviamente. Senonché ho controllato su internet e ho verificato che il nome non è inventato: è quello romanzato del protagonista del film "Il camorrista" dedicato al boss Raffaele Cutolo. Così, giusto per tenere viva la memoria..."