Marino risponde ai casertani: la questione del ridimensionamento scolastico






Articolo pubblicato il: 12/10/2019 18:45:23

Intervistato all’interno della rubrica “Marino risponde ai casertani” di sabato 12 ottobre 2019, il Sindaco di Caserta Carlo Marino ha discusso della proposta di ridimensionamento scolastico fatta dal Comune e annunciato una importante novità con queste parole: “Prima di avanzare la nostra idea, noi dell’amministrazione comunale abbiamo fatto degli incontri con i dirigenti scolastici e con i sindacati, tutti verbalizzati. Abbiamo ricevuto diverse proposte da questi enti: il sindacato ha fatto una proposta unitaria, tre dirigenti scolastici hanno fatto una stessa proposta, mentre altri dirigenti hanno fatto proposte diverse tra di loro. Non essendoci unitarietà né tra dirigenti scolastici né tra sindacati e dirigenti, l’amministrazione ha dovuto decidere, ma lo ha fatto rispettando la norma che prevede di ascoltare le varie parti prima di proporre il ridimensionamento. Vorrei ricostruire il percorso dicendo che il Comune non decide nulla, ma, una volta sentite le parti, propone alla Provincia e, infine, è la Regione a decretare il piano di ridimensionamento scolastico. Il Comune ha fatto la sua proposta cercando di fare una sintesi di quelle avanzate. C’è stata una manifestazione al riguardo, ma devo sottolineare che si è trattato di una manifestazione di carattere politico, non una manifestazione libera delle famiglie, e che non sono d’accordo con l’idea di portare i bambini a questo tipo di proteste. Alla manifestazione erano presenti 150 persone tra donne, bambini e altri; considerando che a Caserta ci sono 6500 famiglie che utilizzano le nostre scuole, mi sembra chiaro che i numeri fossero a vantaggio della nostra proposta. Con il ridimensionamento non cambia nulla per le famiglie, perché le scuole non verranno chiuse, ma ne cambierà soltanto la governante. Noi costruiamo i piani di ridimensionamento scolastico non per gli insegnanti, non per i dirigenti, ma per i bambini, che hanno diritto all’istruzione e al cosiddetto “ascensore sociale”. L’anno scorso a Caserta sono state perse due direzioni scolastiche perché il numero di alunni era sceso sotto la soglia delle 600 unità richieste, da qui la nostra proposta di riequilibrare il numero degli studenti per i singoli dirigenti scolastici agendo per continuità territoriale. Prendo come esempio la frazione di Casola: qui in uno stesso spazio c’erano due diverse direzioni scolastiche che noi abbiamo provveduto ad accorpare. La libertà delle famiglie di iscrivere i figli alla scuola che preferiscono resterà sempre, è un diritto non si perde.

Come città abbiamo avuto una straordinaria nomina: dal giorno 16 sarò il nuovo presidente della Associazione Nazionale Comuni Italiani nella sezione della regione Campania. Tutti i partiti hanno ritenuto che Caserta potesse svolgere questo tipo di rappresentanza. L’associazione è fondamentale per la crescita del nostro territorio, serve a valorizzare i comuni e quello che la Carta Costituzionale prevede partendo dal basso. Essere presidente mi inorgoglisce e mi rende emozionato, ma so di avere una grande responsabilità.” 

Grazia Caputo