NA. Ecco come l'ossigeno incide sulla crescita dei bambini, sul New England la ricerca della Vanvitelli






Articolo pubblicato il: 28/02/2020 17:33:48

Questa la nota giunta in redazione: 

"Pressione dell’ossigeno ed accrescimento corporeo, produzione dei globuli rossi e metabolismo energetico, degli zuccheri e dei grassi, struttura e funzione delle fibre muscolari. Svelati i meccanismi grazie ai quali l’ossigeno regola la crescita dei bambini. -Si legge nella nota- Si tratta di una rivoluzionaria ricerca condotta da studiosi dell’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”, che vede Napoli al centro del palcoscenico scientifico internazionale. Lo studio, infatti, è stato pubblicato sulla prestigiosa rivista New England Journal of Medicine, ed è frutto di una collaborazione fra biochimici, coordinati dai docenti Fulvio Della Ragione ed Adriana Borriello e pediatri, coordinati da Silverio Perrotta e Domenico Roberti, e si è avvalso del contributo di ricercatori di Oxford, di Cambridge, coordinati da Federico Formenti del King's College di Londra. La ricerca è partita dall’identificazione, in un bambino, di un’alterazione ereditaria del meccanismo sensore dei livelli di ossigeno, caratterizzata da un aumento del numero dei globuli rossi. Per la prima volta, a livello dell’intero organismo, sono state scoperte interazioni funzionali dei livelli di ossigeno con l’accrescimento corporeo, la produzione di energia ed il metabolismo degli zuccheri e dei grassi, e con la struttura e le funzioni delle centrali energetiche dei muscoli, i mitocondri. -Si legge nella nota- “I risultati da noi ottenuti, – ha spiegato Fulvio Della Ragione, docente di Biochimica della Vanvitelli – hanno importanti ricadute sullo sviluppo di nuovi approcci diagnostici e di più efficaci terapie per molte malattie di grande impatto sociale come i tumori, l’infarto del miocardio e l’ictus cerebrale. In queste patologie, infatti, l’ipossia, ossia la mancanza di ossigeno, gioca un ruolo fondamentale nello sviluppo del danno d’organo”. “La caratterizzazione di questa nuova condizione clinica – ha sottolineato Silverio Perrotta, docente di Pediatria dell’Ateneo campano – ci consentirà una diagnosi precisa e terapie idonee per i bambini affetti da alterazioni ematologiche, metaboliche ed endocrinologiche che condizionano la loro crescita. L’aumento dei globuli rossi, associato all’ipoglicemia ed alla bassa statura diventa adesso un segnale chiaro per noi, e ci consentirà di agire tempestivamente, in maniera corretta ed incisiva”. -Si legge nella nota- Tale scoperta estende ulteriormente la conoscenza dei meccanismi con cui le cellule “percepiscono” i livelli disponibili di ossigeno e che ha valso il Premio Nobel per la Medicina 2019 a William Kaelin, Gregg Semenza e Peter Ratcliffe. Lo studio pubblicato dai ricercatori dell’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli” è anche il risultato del grande sforzo che questo “giovane” Ateneo sta compiendo in questi anni per favorire la crescita scientifica ed il riconoscimento internazionale."