NAPOLI-CASERTA. La GdF: "Smascherata organizzazione criminale dedita all'acquisizione illecita di dati personali"






Articolo pubblicato il: 20/01/2022 11:05:00

Questo parte del comunicato stampa diffuso dalla Guardia di Finanza:

"GDF NUCLEO SPECIALE TUTELA PRIVACY E FRODI TECNOLOGICHE: SMASCHERATA ORGANIZZAZIONE CRIMINALE DEDITA ALL’ACQUISIZIONE ILLECITA DI DATI E INFORMAZIONI PERSONALI DI MIGLIAIA DI IGNARI CITTADIN

Nell’ambito di una articolata e innovativa indagine, coordinata dal IV Dipartimento della Procura della Repubblica di Milano, i finanzieri del Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche hanno concluso un’importante operazione, sgominando un’organizzazione dedita al traffico illecito di dati personali - si legge nel comunicato - profilati appartenenti a numerosissimi ed ignari cittadini italiani. Migliaia di generalità comprensive del numero di telefono e dell’indirizzo di residenza di clienti ‘selezionati’ tra gli acquirenti di opere d’arte e numismatica di rinomate aziende del settore, venivano indebitamente sottratte, catalogate e commercializzate, senza il consenso delle vittime, mediante apposite società “schermo” costituite all’estero e intestate a prestanome. Un ingegnoso sistema posto in essere unicamente per eludere le normative a tutela dei dati personali dei consumatori e disporre senza vincoli di preziose liste di clienti a cui sottoporre propri prodotti. Gli indagati - si legge ancora nel comunicato - arrivavano a presentarsi telefonicamente (...), per promuovere in maniera subdola ai malcapitati, con la scusa di rivalutare le opere d’arte già in loro possesso, la vendita di quadri, enciclopedie e altri prodotti una volta fissato l’appuntamento. Attraverso indagini ad alto contenuto tecnologico e strumenti di investigazione all’avanguardia sono stati identificati gli ideatori ed esecutori dell’attività fraudolenta di trattamento illecito dei dati; nei loro confronti - si legge ancora - sono state eseguite numerose perquisizioni nelle province di Napoli, Caserta e Milano. Gli approfondimenti di natura economica hanno consentito di ricostruire il rilevante giro d’affari per centinaia di migliaia di euro. I fatti per la loro gravità sono stati segnalati anche all’Autorità Garante per la protezione dei dati personali - conclude il comunicato - con richiesta di avviare il procedimento istruttorio propedeutico all’applicazione delle sanzioni pecuniarie previste dal GDPR (...)".