Orta di Atella. Il Sindaco dopo le dimissioni: "Parola al Consiglio comunale. E' il momento della verità"






Articolo pubblicato il: 08/06/2025 09:31:53

Questo il post pubblicato ieri sulla sua pagina Facebook dal Sindaco di Orta di Atella Antonino Santillo: "Ho messo le mie dimissioni sul tavolo. Ora la parola passa al Consiglio comunale. Non è un gesto teatrale né un passo indietro per convenienza: è un atto di responsabilità. Per andare avanti, serve chiarezza. Orta di Atella - si legge nel post - ha attraversato anni difficili, ma grazie all’impegno di tutti, amministratori e uffici, stiamo finalmente venendo a capo di molte criticità, in particolare sul piano amministrativo e contabile.
 
Tuttavia, è ormai evidente che ogni volta che si avvicinano scadenze sovracomunali, come le prossime elezioni provinciali, tornano a riaprirsi fratture e tensioni - si legge ancora - all’interno della maggioranza. Questo non può continuare.
 
Orta di Atella e i suoi problemi vengono prima delle operazioni politiche che riguardano la Provincia, Roma o Bruxelles. È ciò in cui credo, e sono certo che la gran parte dei consiglieri condivida questa priorità. Per uscire da questa fase di impasse, è indispensabile un rinnovato spirito di cooperazione tra l'Esecutivo, la Presidenza del Consiglio - si legge ancora - e tutti i Consiglieri Comunali. Solo così si potrà restituire piena stabilità all’Ente e affrontare con efficacia le sfide che ancora ci attendono. In occasione della discussione sul rendiconto, in Consiglio comunale, si verificherà con serietà e trasparenza se esistono ancora le condizioni politiche e istituzionali per continuare a servire la città con dignità e coerenza. Non sono certo come chi - prosegue il post - avendo il pallone in mano, se lo porta via per far finire la partita.
 
Al contrario, ho rimesso il pallone al centro del campo: la parola ora passa all’intero Consiglio comunale, chiamando tutti a un’assunzione piena di responsabilità, con coraggio e chiarezza. Dopo due anni di impegno e sacrifici, segnati anche da tensioni interne, spesso dannose, non è più tempo di ambiguità. È il momento della verità. Io sono pronto a fare la mia parte - si legge ancora - se ci sarà una maggioranza coesa e leale. Ma tutti dovranno assumersi fino in fondo la propria responsabilità, davanti alla città".