Questo il comunicato stampa diffuso da Piazze del Sapere: "Come rete delle Piazze del Sapere, insieme ad altre associazioni, condividiamo e sosteniamo la richiesta del sindaco di Casagiove Vozza – rivolta ai commissari del comune di Caserta – di convocare un incontro per rilanciare il progetto del Parco dei colli Tifatini. Tra Caserta e Maddaloni - si legge nel comunicato - continua la maledizione e lo scempio delle cave. Ogni volta che lo sguardo va in quella direzione, ci appare uno spettacolo sempre più spettrale: intere colline sono state divorate e sfregiate dai cosiddetti “cavaioli”, che nonostante i divieti di legge continuano imperterriti la loro opera predatoria. Ormai lo sfregio delle cave è diventato enorme. E’ sotto gli occhi di tutti. Ora quelle colline non ci proteggono più come una volta. E purtroppo la situazione oggi viene aggravata dai mutamenti climatici. Infatti - si legge ancora - alcune di quelle cave sono state scavate all’interno delle colline creando dei grandi invasi artificiali, che potrebbero riempirsi di acque piovane, con il rischio di frane.
La corta visione politica e la scarsa sensibilità ambientale degli amministratori (in particolare dei comuni di Caserta e di Maddaloni) continua a produrre danni incalcolabili con un dissesto idrogeologico senza pari. Bisogna fermare del tutto queste attività, che da decenni ci divorano la vita e la salute. Per queste ragioni dobbiamo chiedere con forza alle più alte autorità - prosegue ancora il comunicato - dello Stato e della Regione – anche al Governo – di bloccare questa folle corsa verso la distruzione dell‘eco-sistema in una delle aree a più alta densità urbana e produttiva.
Oltre alla salute, occorre mettere in campo azioni per la tutela e valorizzazione del paesaggio, un bene comune primario, come ci ricorda Tomaso Montanari nel suo ultimo saggio sull’Art. 9 della nostra Costituzione. Purtroppo negli ultimi tempi un incredibile silenzio, accompagnato - si legge ancora - da disattenzione (spesso connivenza a volte anche di natura camorristica), caratterizza le istituzioni locali e le forze politiche, che rimangono inerti e “distratte” di fronte a questo immane disastro. Ora è arrivato il momento di ribellarsi e di indignarsi, di riprendere l’iniziativa per lanciare un appello, rivolto in primo luogo alle massime autorità istituzionali (dalla Regione Campania alla Provincia fino ai Sindaci - recita ancora il comunicato - dei comuni aderenti al parco in modo formale).
Dobbiamo fare in modo che il Parco dei Colli Tifatini diventi una realtà, una vera priorità per tutti. Al riguardo, come è avvenuto in tante altre realtà, si possono progettare interventi per riutilizzare le cave destinandole ad altre attività di tipo sociale e produttivo, in primo luogo per ripristinare i siti naturali - si legge ancora - con opere di “ripascimento”. Tra l’altro le attività estrattive incidono negativamente anche sui lavori del nuovo Policlinico, da anni bloccato.
A tal fine abbiamo deciso di costituire una rete con l’intento di continuare a denunciare e informare i cittadini su cosa sta avvenendo, a partire dal rilancio del progetto del Parco dei Colli Tifatini di cui si sta discutendo da anni. La rete - prosegue il comunicato - per ora è composta da: Le Piazze del Sapere - FTS Casertano – Legambiente – WWF - LIPU – Cai Caserta - Arci – Acli – Auser Caserta, Capua e Casagiove - Italia Nostra - CSA Ex Canapificio - Caserta Città Viva- Cittadinanza Attiva - Partecipazione Attiva - Agenda 21 per Carditello - Medici per l’Ambiente - A Casa di Lucia, in collaborazione con le scuole e l’università, ma anche con le forze sociali e del mondo del lavoro (a partire dai sindacati). Come Piazze del Sapere proponiamo un nuovo incontro da tenersi a Caserta all’inizio di settembre prossimo, con l’invito anche ai sindaci aderenti - conclude il comunicato - al progetto del Parco. Seguirà il programma dettagliato con data e sede per la partecipazione".
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