Saldi invernali. Confesercenti: "Avranno inizio lunedì 11 Gennaio per 60 giorni"






Articolo pubblicato il: 05/01/2021 17:04:14

Pubblichiamo nota stampa Confesercenti provinciale di Caserta: "La Confesercenti rende noto che i saldi invernali avranno inzio lunedì 11 Gennaio 2021 con la durata di giorni sessanta,

"In questi minuti è in procedura il Decreto Dirigenziale della Regione Campania che stabilisce l’inizio delle vendite in saldi il giorno lunedì 11 Gennaio per 60 giorni, come proposto dalla Confederazione a livello regionale - fa sapere il presidente provinciale di Confesercenti Caserta Salvatore Petrella - nella giornata di lunedì si è tenuto un incontro con l’Assessore Regionale al Commercio, Dott. Antonio Marchiello al quale hanno partecipato i vertici regionali delle associazioni e - si legge nella nota -, quindi, anche Confesercenti, un incontro che aveva il fine di concertare l’inizio delle vendite invernali in Saldi. Dopo varie e diverse valutazioni e principalmente ed in considerazione del dato epidemiologico in Campania ed in attesa del linee del Governo Centrale, - continua Petrella - non era stato possibile determinare la data di inizio saldi. A tal fine, ci si era aggiornati ad oggi (Martedi 5 Gennaio). Ad ogni modo - spiega Petrella - Confesercenti ha proposto come prima data utile quella dell’11 gennaio, raccogliendo anche la condivisione del tavolo di confronto ed in particolare dell’Assessore Regionale". Aldilà dei saldi, Salvatore Petrella non manca di effettuare delle considerazioni sullo stato generale della crisi economica - si legge nella nota - "Bisogna Superare la logica dei codici Ateco per i ristori e accelerare sulla campagna vaccinale, a livello nazionale sono stati persi già 96 miliardi di consumi e 150mila imprese rischiano di chiudere per sempre - riferisce Petrella - Nonostante le dure restrizioni e i sacrifici dei cittadini e delle imprese, i dati sui contagi non sono incoraggianti. Le chiusure forzate delle attività commerciali non hanno portato ai risultati annunciati e oggi domina ancora una volta l’incertezza”. I numeri parlano chiaro e riguardano soprattutto il mondo delle piccole e medie imprese, vera spina dorsale dell’economia del paese. Il turismo è al palo e la luce in fondo al tunnel sembra ancora parecchio lontana. Per le imprese del comparto e per i pubblici esercizi nel 2020 sono svaniti 50 miliardi di euro di consumi turistici. Bar e ristoranti - si legge nella nota - continuano a tenere la serranda abbassata se non per l’asporto e il domicilio e hanno perso un miliardo di fatturato solo tra Natale e Capodanno. Le imprese della moda hanno perso 16 miliardi di euro di vendite in abbigliamento ed accessori. E per non parlare del comparto alberghiero per il quale si prospettano 12 mesi di inattività completa”. “E ancora le attività del settore immagine e benessere, agenti di commercio, benzinai, ambulanti… tutti hanno risentito enormemente della crisi e vivono tuttora nell’incertezza. - chiosa Petrella  - Il Governo dia risposte chiare e immediate alle imprese che nei mesi scorsi hanno dimostrato di poter lavorare garantendo la sicurezza propria e dei clienti. È necessario uscire dalla logica dei ristori sulla base dei codici Ateco con l’erogazione di fondi in tempi rapidi a tutte le imprese colpite, riparametrandoli sui volumi d’affari di tutto il 2019. L’esecutivo intervenga con urgenza anche sull’emissione delle cartelle esattoriali - si legge nella nota -, una spada di Damocle che gli italiani non possono sopportare in questa fase di crisi. E più di tutto si acceleri sulla campagna vaccinale, se questa non sarà adeguatamente implementata nel 2021, assisteremo ad un’ulteriore contrazione dei consumi delle famiglie rispetto al 2019, dopo i 96 miliardi persi nel 2020”."