Questo il comunicato stampa diffuso da Maurizio Del Rosso, consigliere provinciale di Caserta candidato alle prossime regionali: ""Due territori, due presìdi fondamentali, un solo grido: basta tagli alla sanità pubblica. No alla chiusura del pronto soccorso del Pineta Grande Hospital di Castel Volturno. No alla chiusura del punto nascita dell’ospedale di Piedimonte Matese." Così Maurizio Del Rosso, già consigliere provinciale - si lege nel comunicato - e candidato al Consiglio Regionale della Campania, interviene con forza per difendere il diritto alla salute nei territori della provincia casertana.
Due emergenze, un’unica responsabilità politica. "Il litorale domitio – attacca Del Rosso – è già stato duramente penalizzato dalla chiusura di altri pronto soccorso, ora si tenta il colpo finale su Pineta Mare, un centro d’eccellenza che ogni giorno salva vite e che serve un bacino vastissimo tra Caserta e Napoli. È inaccettabile. Come è inaccettabile - si legge ancora - quello che sta accadendo a Piedimonte Matese, dove si vuole chiudere il punto nascita dell’ospedale AGP (Ave Gratia Plena), un presidio vitale per decine di comuni dell’area interna."
Del Rosso si dice allineato con la mobilitazione dei sindaci matesini, che giovedì 5 giugno si sono riuniti in massa presso la Comunità Montana del Matese per dire no alla chiusura: "Quando 30 sindaci e tre Comunità Montane si alzano in piedi per dire che l’ospedale va difeso, vuol dire che il disagio è reale. E che la Regione - si legge ancora - ancora una volta, ha fatto orecchie da mercante. Parliamo di territori montani, difficili da raggiungere, con strade inadeguate e collegamenti scarsi. Ma per la Regione non c’è disagio orografico. (...)".
A sostenere la battaglia per Piedimonte anche Michela Visone, candidata alle regionali e già consigliera comunale di Alife, che affianca Del Rosso: "No alla sanità delle disuguaglianze, dicono che i numeri non bastano, ma come possono bastare quando non si garantiscono servizi e si creano le condizioni per lo spopolamento? Chiudere un punto nascita significa - prosegue il comunicato - dire alle donne: partorite lontano, rischiate di più. È una scelta miope, che colpisce le famiglie, le donne, i bambini e la dignità di un’intera area.
(...) Il nostro è un appello forte ai cittadini e alle istituzioni Pineta Mare e Piedimonte Matese non sono casi isolati – conclude Del Rosso – ma il simbolo di un disegno sbagliato e pericoloso. Dobbiamo alzare la voce tutti - si legge ancora - cittadini, sindaci, operatori sanitari. La Regione deve ritirare immediatamente ogni ipotesi di chiusura. Noi siamo con i sindaci e con la gente. E non faremo un passo indietro".