Articolo pubblicato il: 26/07/2013 10:02:53
Il 26 luglio si festeggia Sant'Anna, patrona di Caserta. Non ci sono molte notizie sulla Santa e nemmeno testi ufficiali canonici ma il suo culto è molto diffuso in Oriente ed Occidente. Quasi ogni città possiede una chiesa a lei dedicata. Nel caso specifico di Caserta è considerata 'sua celeste Patrona'. Il nome si ripete nelle intestazioni delle strade, rioni, cliniche ed alcuni Comuni ne portano il nome. Il mantello è verde, simbolo di speranza, ed in Bretagna sono devotissimi, invocata per la raccolta del fieno. Custodì Maria come gioiello in uno scrigno, patrona di orefici e bottati, minatori e falegnami. La madre della Vergine Maria le insegnò a pulire casa e tutti i lavori necessari. Sant'Anna è anche patrona delle madri di famiglia ed invocata nei parti difficili. Il nome Anna deriva dall'ebraico 'Hannah' (grazie) e non è ricordata nei Vangeli canonici. Ne parlano i vangeli apocrifi. Questi scritti, non accettati formalmente dalla Chiesa, hanno influito però sulla devozione e nella liturgia poiché alcune notizie all'interno sono ritenute autentiche. Anna era sposata con Gioacchino e per moltissimi anni non ebbero figli. L'anziano amava la sua sposa e non volle altre donne. Il gran sacerdote ebraico scorgeva nel non avere avuto figli una maledizione. Gioacchino addolorato da queste parole verificò nell'archivio delle 12 tribù di Israele e vide che tutti avevano avuto prole. Sconvolto e sconsolato non tornò più a casa e si ritirò per 40 giorni in una sua terra di montagna supplicando l'aiuto di Dio. Anna soffriva per la sua condizione e per il non ritorno del marito. Pregò tanto chiedendo al Signore di donare loro un figlio. Nel mentre della preghiera le apparve un angelo che le annunciò che avrebbe concepito. Così fu. Diede alla luce Maria ossia 'prediletta del Signore'.