SCATENI. Brutta debacle azzurra. 0 a 2 da un bel Sassuolo


Articolo pubblicato il: 01/11/2020 23:44:22

Brutta debacle azzurra. 0 a 2 da un bel Sassuolo.
 
Poco più di 40mila, cioè meno abitanti di un solo quartiere napoletano, per esempio del Vomero, nell’identikit di Sassuolo (Sasôl in dialetto modenese), cittadina in prossimità di Reggio Emilia e  notorietà giustificata per l’eccellente produzione di ceramica e piastrelle in un centro industriale tra i maggiori della regione. Fatturato annuo di oltre quattro miliardi di euro. Simpatia istintiva per questa esemplare realtà del made in Italy, merito di gente laboriosa, dell’operosa provincia, che in buona misura contribuisce al benessere economico del Paese: simpatia alimentata dal ‘miracolo’ di una mini città che ha trasferito i meriti della sua economia sana in ambito sportivo, tanto da collocarsi in vetta alla classifica del calcio italiano d’eccellenza, della serie A, senza disporre di bilanci miliardari. In quanto ‘mini’ sorella degli assi piglia tutto dell’italico universo pallonaro, la squadra emiliana, in questa domenica di sofferenza nazionale per la maledizione del Covid, subisce, in parallelo con il Napoli, la discriminazione di gran parte della stampa con epicentro nel CentroNord. Anche oggi, le pagine della redazione sportiva di la Repubblica ignorano la sfida Napoli-Sassuolo, evento calcistico rilevante tra due squadre in vetta alla classifica a pari punti, espressione, insieme al Milan, del miglior calcio italiano del momento. Di nuovo, per conoscere in anticipo le scelte di Gattuso e De Zerbi, si è costretti a consultare a Google, a cercare le formazioni da internauti. È avvero difficile rassegnarsi a questa forma di ostracismo che deprime la credibilità della testata finita in ambito confindustriale.
 
I conti in tasca a Gattuso: se il Napoli avesse giocato e molto probabilmente vinto con la Juve in crisi, non avesse subito l’assurdo 3 a 0 ‘a tavolino’ e un punto di penalità, sarebbe in vetta alla classifica, con 15 punti contro i tredici del Milan. Sono quelli del Sassuolo, che grazie a una sana, intelligente gestione della società e senza investire miliardi, è protagonista di calcio produttivo e piacevole. La formazione che al San Paolo proverà a contrastare la qualità tecnica e tattica degli azzurri era annunciata all’appuntamento con il Napoli delle meraviglie orfano di Djuricic, Caputo, Berardi, tre titolari determinanti nel progetto di gioco di De Zerbi, ma si può star certi, il Sassuolo non sventolerà la bandiera bianca della resa senza aver comunque provato a confermare di essere squadra rivelazione.
 
Agli azzurri manca la straordinaria maturità del suo capitano, che per la seconda volta in un mese è alle prese con un problema muscolare.  Insigne dovrebbe tornare in campo quando gli azzurri se la vedranno per l’Europa League con il Rijeka.  E meno male, quest’anno a Gattuso non fanno difetto le alternative in caso di forfeit per infortuni. Contro gli emiliani, Ringhio ripropone il suo nuovo 4-2-3-1, ovvero il Napoli dell’asse Koulibaly (forma strepitosa), Bakayoko, Osimhen, dei tre ‘piccoli’ Mertens-Lozano-Politano, del super centrocampista spagnolo Fabian e della coriacea diga difensiva Di Lorenzo-Manolas-Hysaj. Tra i pali l’esperienza di Ospina. Sarà spettacolo?
 
È di Aprilia Maurizio Mariani, l’arbitro che dà il via a Napoli-Sassuolo, pronti…via.
 
Mertens al 4° dopo errore difensivo del Sassuolo, mira imprecisa, pallone sul fondo. Da un paio di partite i piedi del belga non sono centrati come al solito. Come nelle partite precedenti il ritmo iniziale del Napoli non è sostenuto ed è un vantaggio per gli emiliani, ma anche qualche imprecisione nei passaggi. All’undicesimo quasi gol di Osimhen e risposta miracolosa di Consigli. Attaccano gli azzurri, difende con attenzione il Sassuolo.  Come accade da qualche tempo Koulibaly non disdegna an di proiettarsi in attacco e lo fa con efficacia. I neroverdi non difendono a oltranza e appena possibile si affacciano nella metà campo degli azzurri. Non è facile superare la diga eretta da De Zerbi nella metà campo di competenza Sassuolo. Primo corner per gli azzurri su percussione di Di Lorenzo, al minuto 20.  Come sempre, niente di fatto. Mertens conferma di non aver ancor assimilato il ruolo di regista avanzato chiesto da Gattuso per servire a dovere Osimhen. Il Napoli opera prevalentemente sulla fascia destra con Mertens, Politano e Di Lorenzo, che trova Consigli sempre pronto sui suoi cross. La sensazione è che gli azzurri non diano seguito alla richiesta di Gattuso di non aspettare il secondo tempo per aumentare la pressione offensiva. Al 28esimo Di Lorenzo per l’accorrente belga, tiro al volo altissimo sulla traversa. Angolo per il Sassuolo al minuto 29, senza esito, secondo corner per i neroverdi su deviazione di testa di Di Lorenzo. Il possesso palla del Sassuolo palla è di tutto rispetto. Napoli sonnolento fino a 33 esimo quando Osimhen servito da un errore del Sassuolo s’invola e lascia partire un missile, che oltrepassa non di poco la traversa. Consigli si oppone con autorevolezza a tutti i tentativi degli azzurri che provano timidamente ad accelerare. Punizione per gli azzurri al minuto 36 da posizione interessante, anche se distante. Mertens colpisce la barriera, nuovo angolo e il solito Consigli risolve con sicurezza. 12 minuti all’intervallo. Lozano su assist di Hysaj trova lo spazio per provarci, ma il tiro angolato è debole e ci vuole ben altro per aver ragione del portiere neroverde. Lozano: due sciocchezze, un lob cortissimo in area di rigore degli azzurri e un fallo da quasi rigore.  Grande conclusione di Obiang al 42esimo e risposta fantastica di Ospina. È la serata dei portieri. Ultima azione degli azzurri, un fine di primo tempo. Che dire, niente di spettacolare e un Napoli senza lo sprint richiesto dalla compattezza degli emiliani. Domanda: perché i tanti calci d’angolo a favore del Napoli sono tutti preda dei difensori, nonostante il fisico possente di Manolas, Koulibaly, Bakayoko? E un’altra: arriva il primo gol di Osimhen?
 
Second Time. La prima incursione offensiva è di Rogerio e Ospina rimedia con una buona parata. Anche dei neroverdi il secondo tentativo di Locatelli che manda di poco a lato. Osimhen anticipa di testa al 4° su cross per una   punizione da buona posizione. Mertens, gran botta e il solito Consigli risponde alla grande. Più Napoli in questo inizio di ripresa, nuovo angolo all’ottavo, consigli blocca. Ancora un corner conquistato da Osimhen, Koulibaly spedisce sul fondo di testa. Il Var per un intervento di Di Lorenzo   in area su Raspadori. Rigore, Locatelli sul dischetto, uno a zero e il Napoli, come in altre circostanze, si trova a dover inseguire. Ora gli azzurri provano a premere sull’acceleratore e Gattuso spera che non sia tardi. Petagna per Lozano al minuto 65. Doppio centravanti per il Napoli e Mertens fallisce un’occasione d’oro piombando su un cross invitante dalla destra. Colpisce al volo malamente. Defrel per Traoré. Corner per gli azzurri e solita parata agevole per Consigli. Poco Fabian fin qui. Elmas per Mertens, Mario Rui per Hysaj al minuto 70.  Inesorabile il cronometro e rimangono solo venti minuti per il Napoli. Triplo corner per gli azzurri, il terzo consente a Manolas di provarci, ma Consigli fa buona guardia. Fitta trama di passaggi dei neroverdi, quasi una melina, che toglie l’iniziativa agli azzurri. Politano lascia il posto a Zielinski, che torna in campo dopo la quarantena da Covid. Solo dodici minuti al 90esimo. Mario Rui con il sinistro, pallone a lato all’80esimo. De Zerbi manda in campo Kyriakopoulos e Obiang. Dentro anche Ayan. Angolo, Di Lorenzo di testa, pallone sul fondo. Angolo per il Napoli e cos’è il ventesimo? Se non lo è, poco ci manca ed è un bottino improduttivo. Bourabia per Chiriches, Marlon per Raspadori. Sei minuti di recupero, più uno per l’interruzione Var. Segna Osimhen su cross, in fuorigioco? Si consulta il Var che conferma l’off side, merito della linea difensiva del Sassuolo. Che raddoppia al 95esimo con Maxime Lopez in solitario contropiede. Lezione per gli azzurri, non c’è che dire, ammonimento perché gli azzurri entrino dal primo minuto in carburazione e chapeau per gli emiliani, che privi di tre titolari importanti hanno dimostrato di controllare la partita con autorevolezza. Ahi, ahi…