SCATENI/Caro Napoli, così non va: 1 a 2 con lo Spezia


Articolo pubblicato il: 07/01/2021 12:07:51

In teoria, ma anche nei fatti, si avvantaggiano di organici a doppia dimensione, cioè con ventidue giocatori di pari valore o quasi, le squadre con disponibilità di superiore entità finanziaria e sopportano meglio di altre il surplus di energie fisiche e mentali richiesto dal ritmo di due partite alla settimana.  Almeno in teoria. I tecnici possono disporre turn over consistenti e disporre di uomini in buona condizione. Un’occhiata ai giocatori a disposizione e  alla formazione che Gattuso( alla centesima panchina in serie A) propone per aggiungere punti in carniere e sperare di salire ai piani più alti della classifica dopo la sfida con la  Juventus, non disputata per colpa del Covid: nonostante le assenze di Oshimen (Covid), Mertens e Koulibaly (fuori per infortuni) per la sedicesima di campionato può mandare in campo nello stadio Maradona  una formazione di qualità, deputata a conservare il primato della difesa meno perforata del campionato e a prevalere senza dannarsi nel match con i liguri dello Spezia, che di punti finora ne ha  conquistati solo undici e lotta in fondo alla classifica per non retrocedere. È pura novità: per concedere riposo a Petagna, dopo tre gare consecutive, ma forse anche per il giudizio non completamente positivo sulle sue prestazioni, Ringhio inventa Lozano centravanti e a sostegno punta sullo strepitoso stato di forma di Insigne, la velocità e le qualità di realizzatore di Politano. Il Napoli se la vede con una squadra, per niente irresistibile, che gioca bene ma non vince, priva di Chabot ed Estevez, giocatori importanti dell’organico allenato da Italiani. Continua l’omaggio al pibe de oro. Il Napoli va in campo con la maglia a strisce verticali bianche e azzurre dell’Argentina.
 
Arbitra Mariani, di Aprilia. Pronti…via
 
Dopo un minuto Insigne si mangia un gol che avrebbe segnato anche un baby di dieci anni. vola Lozano sulla destra assist perfetto e il capitano svirgola un pallone che era gol potenziale sicuro, a tre metri dalla porta dei liguri.  Al quarto, grande conclusione di Politano e angolo per gli azzurri. Conclude al settimo Bakayoko, risponde bene Provedel, in corner. Partenza sprint degli azzurri. Al tredicesimo nuovo corner per il Napoli, nessun esito. Politano soffre per un infortunio casuale ma prova a restare in campo. Politano al 21esimo, evidentemente ristabilito, gran tiro, palla di non molto oltre la traversa. Occasione per Lozano un minuto dopo, poi gol del messicano, ma con partenza in fuorigioco. Solo Napoli ma senza concretizzare. 31esimo: nuovo corner per gli azzurri e angolo bis su respinta dei difensori. Sul primo corner Fabian strattonato in area di rigore. Mariani non lo vede o lo vede ma non fischia. Corner per lo Spezia al minuto 35 e anche per i liguri angolo bis. Prassi confermata. Su corner segnare è un’utopia generalizzata. Zielinski-Insigne al minuto 37, Providel si oppone.  Riemerge dalla memoria che ha registrato il gioco recente del Napoli la domanda sull’impaccio degli azzurri nel trasformare in gol le decine di occasioni che anche stasera hanno costruito, almeno otto e quindici tiri nella porta difesa da Provedel. Gattuso ha ‘ringhiato’ negli spogliatoi? Non è dato saperlo, ma supporlo è lecito. Lo Spezia? Non male, ma anche non bene. Prova soprattutto a non prenderle e i suoi rari contropiede sono molto modestamente pericolosi, quasi sempre sulla fascia sinistra dove Di Lorenzo agisce più come ala che da terzino.  
 
Second time.  Destro di Lozano al minuto 42, forte ma troppo centrale. Petagna per Politano al 53esimo. Quasi gol del centravanti e miracolo Providel. Porta stregata? Comunque il ‘peso’ di Petagna si sente e come nell’area di rigore dei liguri. Prova a velocizzare il Napoli. Come volevasi dimostrare un centravanti vero qual è Petagna può sbloccare il risultato deviando da due metri un cross basso e teso di Di Lorenzo. Finalmente 1 a 0, al minuto 58. Gattuso aveva chiesto al centravanti di “spaccare la porta”. Potrebbe cambiare l’inerzia della partita, con i liguri impegnati a tentare qualcosa per rimontare il risultato negativo, perciò più sbilanciati in avanti. Incredibile. Fabian commette fallo su Pobega in area, è rigore per Mariani. Nzola sul dischetto, ma era davvero fallo da rigore? Dubbi e anzi, quasi certezza che il contatto non era forse da punire così. Comunque 1 a 1. Ecco le conseguenze di tante opportunità mancate dal Napoli per mettere al sicuro il risultato. Ora per lo Spezia è tempo di controllare la partita e per gli azzurri il percorso è in salita. Attacca, ovvio il Napoli. Dentro Elmas e Lobotka per Bakayoko e Zielinski. Al 77esimo espulso Ismajili. Spezia in dieci. Erlic per Farias decide Italiano. Dieci al 90esimo. Incredibile: al minuto 81 i liguri raddoppiano con Pobega, che profitta di un momento di deconcentrazione difensiva degli azzurri. 1 a 2. Insomma Pobega giustiziere. Si procura il rigore e mette a segno il secondo gol. Assalto degli azzurri, lo Spezia difende bene. Italiano mette in campo Ramos e Saponara, appena tesserato con i liguri. Llorente entrato in extremis e Petagna ci provano, ma Elmas conclude oltre la traversa. Spezia da retrocessione? Sarà, ma allora non si può assolvere un Napoli così, incapace di mettere a frutto superiorità tecnica indubbia, ma sterile, nell’attesa di rivedere in campo Osimhen e Mertens.
Luciano Scateni