SCATENI. Con un Bonucci in meno, Italia 1, Spagna 2


Articolo pubblicato il: 07/10/2021 14:44:57

Con un Bonucci in meno, Italia 1, Spagna 2 Ad Aprile per gli Europei azzurri vincenti sulle ‘furie rosse’ della Spagna, in questo inizio di Luglio sfida bis e in palio c’è il traguardo della finale della Nations League. Mancini si appropria della formula Sarri del tridente dei piccoli e affida a Insigne, che un gigante non è, l’impegnativo ruolo di ariete centrale, di ‘finto’ centravanti. Al suo fianco Chiesa e Pellegrini. Tutto il resto, salvo cambi in corso d’opera, è nella storia della nazionale costruita dal tecnico del record di partite senza sconfitte. Sulla sponda di fronte al Bel Paese, Luis Enrique sembra imitarci e schiera come punta classica Oyarzabal o Ferran Torres. Domenica prossima sempre a Milano, la Spagna contenderà il titolo a chi vince l’altra semifinale Belgio-Francia. Gli iberici sono decisamente innovatori: privi di Morata, Moreno Olmo e Pedri, in attacco schierano i  falsi nove nove Oyarzabal e Ferran Torres, appoggiati da  Sarabia. Inamovibili Koke e Busquets. Dietro Laporte, Eric Garcia, Azpilicueta. Stadio Meazza sold out. Mancini? 37 risultati utili, traguardo ambizioso i mondiali in Qatar Arbitra Karasevb (Russia). 37 mila sui gradini della Scala del Calcio. Bernardeschi al posto di Pellegrini. Mancini ha chiesto agli azzurri di non lasciare il possesso palla agli iberici, ma con scarso risultato. Comunque due conclusioni a rete degli azzurri, buon avvio dell’Italia. I tifosi milanesi  fischiano Donnarumma, ex Milan catturato dai nababbi del Paris Sant Germain: atteggiamento inammissibile nei confronti di un grande professionista che cambia maglia come fanno decine di calciatori.  Messa bene in campo la formazione di Luis Enrique. È fatale il minuto 17. Dopo una serie di incursioni pericolose sulla fascia sinistra, zona difensiva scoperta degli azzurri, Ferran Torres raccoglie al volo un cross in area e fulmina Donnarumma. Dopo un minuto palo degli iberici con il nostro portierone battuto. Difesa distratta, malmessa. Sui trenta minuti giocati, almeno venti sono appannaggio della Spagna, che gira a meraviglia la palla. Contropiede di Bernardeschi al minuto 35 e coglie il palo alla sinistra di Simon. Dopo pochi secondi Insigne spedisce a lato un pallone che era impossibile non mandare in rete. Che occasione! L’incoscienza di Bonucci punisce l’Italia al 41esimo. Gomito largo di Bonucci sull’avversario, seconda ammonizione, cartellino rosso e azzurri per tutto il secondo tempo in inferiorità numerica. Mancini dispone la squadra con lo schema 4-4-1.  Italia in ginocchio al 46esimo. La Spagna fa quello che vuole impunemente, e arriva il due a zero. È doppietta per Ferran Torres che solo soletto, raccoglie di testa un cross ignorato dal pacchetto difensivo e mette in rete. Chi doveva contrastarlo? Finora quasi una lezione di calcio della Spagna. La trovata del ‘falso nove, di Mancini è un totale fallimento, il centrocampo è dominato, com’era facile immaginare da Bousquet. Sulla corsia di sinistra i rossi di Enrique dilagano senza opposizione. Per gli azzurri si prospetta un secondo tempo di grande sofferenza, il Meazza è allibito. Subito dentro Chiellini, fuori Bernardeschi. Difficile capire come l’Italia s’illuda di recuperare una partita compromessa. Pino per Ferran Torres, autore delle due reti. Il possesso palla degli iberici si annuncia a livelli astronomici. In arrivo anche l’ingresso di Kean e Locatelli, per Insigne e Verratti.  Quando il pallone è tra i piedi dei nostri avversari ci resta almeno per due minuti e la rete dei passaggi è un fantastico ricamo. Fuori anche Jorginho. Mancini prova a fermare l’emorragia. Disposizione prudentissima degli azzurri, disegnata anche con l’ingresso di Calabria per Barella. Merino e Bryan nella Spagna. L’unico contropiede dell’Italia si conclude con un gol insperato a pochi minuti dal 90°. Vola Chiesa, lo affianca Locatelli che riceve l’assist e non può sbagliare. Gol da dividere al 50%. Due a uno, cuore degli italiani. Cosa frullerà nella testa di Bonucci, che ha regalato alla Spagna 45 minuti in undici contro dieci? Incubi più sogni e un convinto mea culpa per un errore non consentito a un giocatore con la sua esperienza. Meritata la vittoria degli spagnoli, complimenti all’Italia del coraggio dell’abnegazione messe in campo nel secondo tempo, che ha impedito agli iberici di andare oltre il 2 a 0 e hanno dovuto incassare la bella rete di Locatelli.