SCATENI/Diceva Bartali, a ragione "è tutto da rifare": Juve 2, Napoli 0


Articolo pubblicato il: 21/01/2021 09:12:49

Lo stramaledetto Covid impedisce alla sfida per la ‘Supercoppa’ italiana di Napoli e Juventus, ovvero tra vincitori della Coppa Italia e scudettati, di emigrare in un luogo del mondo esente da intemperie e per esempio dalla minaccia di stop per la nebbia che ieri avvolgeva il Mapei Stadium di Reggio Emilia, scelto chissà perché in questo inverno inclemente. In palio per Gattuso c’è la chance di un secondo trofeo dopo la conquista della Coppa Italia, mentre il nemico-amico Pirlo insegue il suo primo traguardo da tecnico della Juve. Suscita qualche perplessità la verifica della scelta indubbiamente coraggiosa di Agnelli di ‘inventare’ come allenatore della squadra ‘monstre’, guidata tra gli altri da Allegri e Sarri, il più dotato interprete italiano del ruolo di regista di centrocampo, qual è Andrea Pirlo. La Juve, imbottita di star del calcio internazionale, potente macchina gol, anche la qualità tecnico-atletica di super Ronaldo, ha tradito le aspettative sull’equiparazione tra superiori qualità di giocatore e maturità per gestire il ricco organico di talenti che indossano la maglia con tanto di scudetto, il nono di fila. Ronaldo e compagni in quel di San Siro hanno subito svogliatamente la chiara superiorità dell’Inter, Lorenzo e compagni hanno ‘steso’ la Fiorentina con un reboante sei a zero, dopo un discreto periodo di mediocrità. Napoli e Juventus non hanno ancora messo in archivio la recente conflittualità generata dalla mancata partenza del Napoli alla volta di Torino, scelta condizionata dal veto della Asl di Napoli, presa per scongiurare il rischio di contagio Covid. In attesa di disputare quella partita, gli azzurri in classifica hanno un punto in più dei bianconeri e potrebbero diventare quattro se avessero la meglio in occasione del recupero di quella gara. A Gattuso mancano l’estro armonico di Mertens, non ancora al 100 per 100 e le squassanti percussioni offensive di Osimhen, ma anche Pirlo lamenta assenze eccellenti. Nebbia permettendo dovremmo vederne di belle e il vento, clemente, l’ha spazzata via. Fischia Valeri…si parte e primo angolo per gli azzurri al quinto. Mario Rui dalla bandierina, Manolas di testa, a lato. Primo tentativo di Ronaldo, pallone deviato in corner al settimo. Respinge Petagna, nuovo calcio dalla bandierina, nessun esito. Arthur al nono dalla distanza, alto sulla traversa. Più Juve nei primi dieci minuti, il Napoli fatica a ripartire. La presenza di Cuadrado si fa sentire e come. Gattuso deve studiare qualcosa per limitarlo. Baricentro dei bianconeri molto alto, possesso palla prolungato. Avanzare per gli azzurri è davvero difficile. Efficace il pressing a tutto campo dei bianconeri e non emerge la personalità del Napoli.   Koulibaly in angolo per interrompere un cross di Chiesa. Cuadrado dalla bandierina, ma preda della difesa azzurra. Punizione su Mario Rui da posizione interessante. Sul pallone Insigne, tiro centrale, fiacco, nessun problema per Szczesny. Diminuisce la pressione della Juve, il Napoli si affaccia in avanti. 24 sul cronometro. Napoli attendista in questa frazione del primo tempo e per ora resta insoluto il tema delle incursioni di Cuadrado. Fin qui niente di spettacolare sui due fronti. Zielinski guadagna un corner al minuto 27. Mario Rui lo spedisce tra le braccia del portierone bianconero. Demme cross per la testa in tuffo di Lozano e miracolo….sissimo di Szczesny. Quasi gol. La prima enorme occasione è firmata dal messicano. Peccato, un vero peccato. Difende con grande attenzione il Napoli e finora Rolando non è stato mai pericoloso. Lozano prezioso anche in fase difensiva, in forma strepitosa. Dieci minuti al 45esimo. Nuovo angolo per la Juve un minuto dopo e sempre Cuadrado dalla bandierina, niente da fare, ma altro angolo per i bianconeri. Con i pugni allontana Ospina. Ci prova Ronaldo, pallone oltre la traversa e di parecchio. Qualche errore di troppo in fase difensiva degli azzurri, non bisogna perdere la concentrazione. Ronaldo, gradissimo giocatore ma anche bugiardo. Commette fallo e lo nega. Mente. Il replay gli dà torto, fallo nettissimo. Tutti negli spogliatori, grande equilibrio e rammarico per il gol mancato solo per la straordinaria bravura del portiere juventino. I giocatori lamentano le condizioni pessime del terreno di gioco, ragione di più per scegliere un altro campo neutro. Second time. Vedremo Mertens in campo? Politano, Elmas? E i cambi della Juve? Ramsey, Bernardeschi, Morata? Si riparte. Forse il Napoli deve osare di più e aggiungere alla concentrazione difensiva, maggiore intraprendenza offensiva. Bernardeschi per Chiesa, lievemente infortunato. Ospina ferma il pallone sulla linea di porta destinato a entrare in rete su deviazione del nuovo entrato, imbeccato dal solito Cuadrado. Demme devia un cross di Lozano, Chiellini si oppone in extremis al minuto 48.  Ancora più Juventus nei primi minuti della ripresa e conferma dell’atteggiamento super prudente degli azzurri. Ronaldo frana su Ospina con eccessi di irruenza. Il portiere ne subisce le conseguenze, ma resta in campo. Nel Napoli si avverte l’urgenza di immettere energie fresche, gli azzurri stazionano in permanenza nella propria metà campo e così non si rischia certo di vincere.  Il possesso palla dei bianconeri è dominante, troppo. Manolas rischia l’autogol al minuto 63 e subito dopo arriva il gol di Rolando, che al 19esimo devia in rete un cross dalla bandierina. Che dire, punizione meritata degli azzurri in serata rinunciataria. Mertens subentrato a Petagna, abbattuto con un pestone di McKennie. Si consulta il Var, è il minuto 78 e il Var dice ‘rigore’. Sul dischetto il super specialista Insigne, che spedisce il pallone a lato. Sarebbe stato il suo centesimo gol. Gli dei della fortuna non amano il Napoli e che non sia la giornata ok degli azzurri si conferma in pieno. Con colpevole ritardo, a sei minuti dalla fine, Gattuso manda in campo Llorente e Politano. Dentro Morata e Rabiot per Betancurt e Kulusevski. In svantaggio di un gol i cambi andavano fatti subito dopo lo zero a uno. Con il Napoli tutto sbilanciato in avanti alla ricerca del pareggio i bianconeri hanno spazi di libertà in cui gestire il possesso palla. Cinque minuti di recupero, per concludere una partita completamente sbagliata dagli azzurri e da Gattuso, contro una Juventus tutt’altro che irresistibile. Miracolo del portiere bianconero a un niente dal fischio finale ed è il secondo, su deviazione in area di un cross di Politano. In contropiede e in totale solitudine, Morata raddoppia il vantaggio della Juve: urla selvagge di gioia del cronista Rai, come in occasione del primo gol juventino e del rigore sbagliato da Insigne. Che dire, il fascino di Agnelli, questo sì deve essere proprio irresistibile!"

Luciano Scateni