SCATENI/Insoddisfatti? Rimborsati. Sky anticipa on demand "Gomorra" per evitare la contemporaneità di Napoli-Juventus


Articolo pubblicato il: 01/12/2017 11:11:32

Insoddisfatti? Rimborsati. Sky anticipa on demand “Gomorra” per evitare la contemporaneità di Napoli-Juventus

I vertici di Sky paventano la concorrenza interna. Che disgrazia, questa sera coincide la sfida della Juventus al Napoli, che svetta in classifica, con le nuove puntate della truculenta serie di Gomorra: privare i teleutenti co passione struggente per il calcio di una così nobile fiction? Non sia mai detto. A Napoli e all’Italia intera Sky fa omaggio di un’anteprima delle puntate utilizzando il marchingegno di “on demand”.

Eureka. Trovata la terapia per sanare la gravosa questione nazionale..

Che fanno i soldi: l’ex Cavaliere restaurato dalla più famosa Spa italiana, dichiara di scendere spavaldamente in campo, a dispetto della ineleggibilità e ora delta tegola per il rinvio a giudizio dalla Procura di Siena (non per non avere obliterato il biglietto del metrò), ma perché imputato di corruzione in atti giudiziari che, tradotto in parole semplici, vuol dire aver comprato le menzogne dei testimoni al processo Ruby ter, in particolare di Danilo Mariani, pianista delle feste di Arcore (“A Berlusconi durante le feste non era scappato neppure un abbraccio paterno: non c’erano contatti fisici tra Berlusconi e le sue ospiti, ma solo strette di mano”. Le altre posizioni del processo che si terrà il primo febbraio sono state trasferite a Torino, che pochi giorni fa ha chiesto il rinvio a giudizio, a Pescara, Treviso, Roma, Monza.

Israele batte il pugno sul tavolo dei rapporti bilaterali con l’Italia e gli organizzatori del Giro d’Italia, fantasiosi autori della variante che vede la partenza della competizione ciclistica da Gerusalemme (ma perché???) si rimangiano la dizione Gerusalemme Ovest. Israele reclama che non esiste una Gerusalemme est, che è tutta sua e ottiene la rettifica. Insomma hanno la meglio, come sempre, i poteri forti del Paese ebraico .

Anche le pulci tossiscono. Il folcloristico Lapo Elkann si erge a censore di Renzi e lo definisce “micron”. Perché? Perché aveva molto sperato nel segretario Dem, ma che una volta diventato premier lo ha deluso. Perché? Perché “E’ molto provinciale e perché parla di tutto e di niente”.

Da che pulpito viene la predica!

Il dito puntato sull’attività di controllo della Banca d’Italia nella vicenda Etruria” darebbe ragione a Renzi e alla sua idea di non rinnovare l’incarico al governatore Visco. Contemporaneamente cadono le accuse nei confronti della Boschi che fatti alla mano valuta se procedere con le querele per chi l’ha diffamata (non escluse le allusioni scritte da De Bortoli nel suo libro sul tema). Il procuratore di Arezzo ha spiegato che non c’è nessun profilo penale per il padre di Boschi. Vicenda considerata come gigantesco alibi per non affrontare il problema dei risparmiatori fregati dai manager. Il commento di Renzi. “Emersa la mancata vigilanza su Ferrara, ora anche su altre banche e il Pd esce dalla vicenda a testa alta”.

Tra chi tifa per il proprio movimento al governo c’è anche il deputato 5Stelle Paolo Bernini, condannato dal tribunale di Roma a risarcire con 70mila euro il suo assistente parlamentare licenziato senza alcuna motivazione. Le iene hanno accertato che nonostante la sentenza sia esecutiva il Bernini non l’ha rispettata e si sono rivolte al Di Maio premier in pectore dei pentastellati. Questi ha dato ragione alle Iene e si è impegnato a far rispettare la sentenza, con piglio legalitario, ma il deputato M5s non paga e dopo dieci giorni di inutile attesa le Iene hanno chiesto ragione a Di Maio perché Andraghetti, l’assistente licenziato, è come prima in attesa che venga riconosciuto il risarcimento.

Luciano Scateni